Maria De Pecis
Paolo Tosio
Udskrift:
Al Nobil Uomo Sig:r Conte Tosi
All’Albergo de La Ville.
S.I.M
Dateringen fremgår af brevet.
Maria de Pecis agrees to let Paolo Tosio have two letters from Thorvaldsen. The letters were written by the sculptor to her late brother regarding the latter’s commission of the marble reliefs Day, cf. A902, and Night, cf. A901.
Sig:r Conte Pregiatiss:mo
Aggradisca il sacrificioI ch’io le offro, privandomi di due lettereII dell’illustre Thorvaldsen al fù mio amatissimo fratelloIII.
Mi scusi se ho resistitoIV alla pmã domanda ch’Ella mi fece di privarmi di un monumentoV che abitava la stima, e l’amore che quel’ grande[?] Uomo portava a persona a me tanto cara p tutti gli titoli, e siccome è tanto più dolce L’ottenere cosa alquanto contrastataVI così spero le sarà gradita questa mia determinazione alla quale nessun’altra ragione ha dato impulso che il desiderio di far cosa che le sia grata p prova della stima colla quale le sono.
Di Lei Sig.r Conte
Dev:ma ed Obblma serva
Da Casa 25. Marzo
Maria de Pecis Vedova Parravicini
1832
Natten, Tidligst 1815, inv.nr. A901 | |
Dagen, Tidligst 1815, inv.nr. A902 |
Last updated 21.01.2021
Maria De Pecis sottolinea quanto le pesi cedere a Paolo Tosio quello che lui le chiese.
Le due lettere, ancora oggi conservate presso il fondo Avogadro del Giglio – Tosio, sono consultabili ai link 11.7.1821 e 19.12.1821.
Il fratello fu il conte e collezionista italiano Giovanni Edoardo de Pecis. Grazie al carteggio fra Thorvaldsen e De Pecis ci è possibile ricostruire la storia dei due tondi marmorei con Il Giorno, cfr. A902, e La Notte, cfr. A901, oggi conservati presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. I due bassorilievi infatti furono commissionati in principio da De Pecis allo scultore italiano Gaetano Matteo Monti, allievo del Thorvaldsen (che supervisionò i lavori) raccomandatogli dal conte stesso. Una volta conclusi, entrarono a fare parte della collezione milanese di De Pecis, e solo dopo la sua morte, rimasti di proprietà della sorella Maria, Paolo Tosio acquistò i due tondi per la cifra di 3000 lire austriache, cfr. 21.3.1831.
Dobbiamo immaginare un rifiuto della richiesta da parte della marchesa in un primo momento.
Forse qua il termine “monumento” va inteso nella sua accezione di “ricordo”, dal latino monumentum.
La marchesa De Pecis probabilmente qui si riferisce alla richiesta più volte fatta da Paolo Tosio di poter possedere le lettere spedite da Thorvaldsen a suo fratello Giovanni all’epoca della commissione, come ad attestare il valore dei due tondi da lui acquisiti.