Carlo Carli
Paolo Tosio
Udskrift:
All’Orn.mo[?] Sig.r Conte Tosi
S.M.
Dateringen fremgår af brevet.
Carli writes to Tosio on behalf of Marquise Parravicini. He informs him that the marquise’s last offer to sell him the two reliefs of Day, cf. A902 and Night, cf. A901 is 3,000 Austrian lira.
Sig.r Conte Orn.mo[?]
Da Casa 18 Marzo 1831
Privo replicate volte del piacere di trovarla in Casa, stimo di prevenirla che l’ultimo limiteI accordatomi dalla Sigra Marchesa ParraviciniII per le due MedaglieIII di Thorvaldsen dala. S. richiestale, è di Austriache £ 3000IV, avendomi così già concesso un piccolo ribasso.
SV..I. Preg.ma avesse qualche riflessione da aggiungere, la prego a volermi favorire dimani dopo le due ore al BancoV presso S. Gio. Alla ConcaVI.
Il momento è favorevole per potermi dichiarare colla massima considerazione di V.S. Preg.ma
S. Obbl.mo Servidore
Carlo Carli
[På bagsiden med bly:]
I Lombardi alla p.a Crociata del GrossiVII
Canto 5o. Giselda = Saladino
Verclelli[?]
[Xxxxx]
[Xxxxxx]
[Xxxxxx]
[xxxxx]
Talismano
Natten, Tidligst 1815, inv.nr. A901 | |
Dagen, Tidligst 1815, inv.nr. A902 |
Last updated 12.01.2021
L’espressione ci lascia intuire che le trattative dovevano andare avanti da tempo.
Si tratta della marchesa italiana Maria De Pecis, sorella di Giovanni Edoardo di Pecis, che pur essendo vedova viene spesso apostrofata con il cognome del marito, il marchese Parravicini.
I due tondi a cui si riferisce Carli sono i due bassorilievi rappresentanti Il Giorno, cfr. A902, e La Notte, cfr. A901, eseguiti a Roma dallo scultore italiano Gaetano Matteo Monti, allievo di Thorvaldsen, per conto di De Pecis. Alla morte del conte, i rilievi rimangono alla sorella Maria che decide di venderli a Paolo Tosio e di donargli, in seguito, anche le due lettere inviate da Thorvaldsen a suo fratello, dove si chiarisce l’esecuzione dei tondi da parte del Monti sotto la sua direzione, cfr. 11.7.1821 e 19.12.1821
La lira austriaca era la valuta usata nel Ducato austriaco di Milano e nel Regno Lombardo-Veneto. Introdotta a metà del XVIII secolo, a parte una sosprensione tra il 1848 e il 1849 durante la reggenza del Governo provvisorio di Milano e della Repubblica di San Marco, rimase in utilizzo fino all’Unità d’Italia, 1861. Era agganciata alla monetazione dell’Impero Austriaco.
La famiglia Carli infatti possedeva una banca, chiamata la ditta Carli di Tommaso e C., che si trovava nella Contrada di San Giovanni in Conca n. 4127, a Milano. Cfr. Biblioteca italiana ossia giornale di letteratura scienze ed arti …, Volume 10, p. 287.
Si riferisce alla Chiesa di San Giovanni in Conca, a Milano.
Fra gli appunti a matita probabilmente presi da De Pecis, troviamo il riferimento all’opera letteraria I lombardi alla prima crociata di Tommaso Grossi, stampato a Milano nel 1826.