Amico Pregiatissimo e Carissimo
Parigi 15. Giugno 1818.
Ebbi il piacere di dargli mie nuove da Firenze li 31. marzo prossimo passato. Non osai di incomodarLa posteriormente, sebbene ne avessi sempre il desiderio, giacchè stavo aspettando qualche sua notizia. Ma due mesi e mezzo ora scorsi senza aver il piacere di riscontro mi fano temere che sia andata forse smarita tale mia Lettera. Ansioso all’ estremo di avere sue notizie, mio buon amico, lo prego di scusarmi, se lo disturbo un momento. Le mie sono eccellenti, godendo finora di un ottima Salute.
Non le domando se sia occupato dietro alla superba nostra opera, giacchè anzi io credo che dourei domandarli di non travagliarvi troppo a danno della preziosa di Lei Salute, che amo, e tengo a cuore più d’ogni altra cosa al mondo.
Io hò sempre il progetto di venir a passar l’Inverno prossimo ancora in Italia; ma non posso ancora stabilire se dovrò restare alla mia Villa, ed a Milano, o se potrò anche spingere il viaggio fino a Roma. Quello che devo sapere ci è, che in qualonque sito, ed in qualonque tempo mi trovi, sarò sempre – sempre dell’ottimo, e cordiale mio buon amico Tutto Suo Affettuossimo Obbligatissimo Servitore
G.B. Sommariva.
P.S. Le Signore Lucas mi pregano di farle mille complimenti. Mille Saluti a nostri Amici. Come và il mio Ritratto in Cameo ?