Al Esimio Scultore Sig. Torvalson
Infra degli Uomini Sig.r Torvalson
Il più sensibile sommo scultore
Uomo Filosofo, e pien d’onore
Un sguardo volgine pietoso a me
=
In duro carcere pel Santo Offizio
O Dio ritrovomi qual precipizio
Signor sei ottimo pregando sto
Signor assistimi il tuo cor so
=
Tu che ai durissimi marmi dai vita
A te salvarono le Muse allor
Dalla Terribile Sorte Fatal
Quando [xxx] incauto potea far mal
=
Il Cielo in guardia ebbe tuoi Giorni
Che Uome simile, ne tuoi prodigi
Natura estatica ogne[x xxx] sta
E i pregi tuoi ammirando va
=
Sono mesi Dieci, che dentro orribile
Prigion racchiuso, e non son reo
Da chi il Celebre Gran Galielo
Un Giorno Chiusone Senza Mercè
Io che sai Prodigo, e sai Umano
Tutto ne spero dalla tua mano
Son sicurissimo io per mia fe[´]
Sol d’osten[t]arne con alta merce[´]
In segno di rispetto
Luigi Dell’Uomo Poeta