Stim[atissim]o Sig.r Desiderio P[adro]ne
Alloraquando io cedetti alla premure di lei che nella locanda ov’io era in Milano la quanto sarebbe riascito somigliante almeno ella si offerse farmi un ritratto, e quando ed io insieme allo scultore Sigr. Marchese scultore le ne commisi l’esecuzione in bronzo i[x] non poteva mai credere che questo sarebbe riuscito cosi costoso perchè fatto [x]tesso ad un inesperto si alta con fatica inutile di piastra ne che sarebbe realzata, ed sperava che almeno avrei potuto vederlo somigliante a non [xxx] quelli antipatia avrebbe avuto una rassomiglianza a si odiosa come quella che vi si scorge; e molto meno potea dubitarne dopo averle lasciato una medaglia col mio ritratto molto somigliante, alla quale se si fosse attenuto, avrebbe conservata ben diversa la proporzione del viso. Inoltre io mi attendevo o Signore, le dalla sua modestia io fossi stato fostes chiamato ad esaminare un calco della – la- maschera prima che fosse terminata del tutto e dorata, e fatta quasi divenire accessorio di quella bella cornice la quale formare tutto il pregio dell’opera; allora forse quell’insoffribile lunghezza del labro superiore, e quella brevità del naso, che rende oltremodo disgustoso il profilo e quella durezza nella madre di capelli avrebbero [xxxxx] potuto emendarsi: La mia aspettativa però riuscisse in tieramente delusa tanto pel lavoro quanto pel prezzo che mi sembra eccessivo Veggo invece giungermi in Roma un medaglione dorico d’inutile faticato cesello all’intorno, ma sfornito d’ogni merito nell’essenziale, che il ritratto, e sento inoltre esser questo ad un prezzo cosi esorbitante. Ella per tanto non dev’esser sorpresa se ne sono rimasto stato malcontento [xx] non poco. Ciò non ostante, siccome, a forma di quanto ella mostrò desiderare io ho rimessa la cosa al Sigr. Conterio scultore in bronzo suo amico, perciò sono ad avvertirla di volersi allo stesso direttamente rivolgere, per condurre convenientemente a fine quest’interesse.
Ho intanto l’onore di rassegnarmi
Roma 15 M[ar]zo 1834. = Di lei Signore
Dev[otissi]mo Ob[li]g[atissi]mo Servit[or]e.