Ecc[ellentissi]mi Sig.ri
Giuseppe Mugnoz romano Incisore di Camei in età dì anni 62 ore umo dell’ Ecc[ellen]ze loro umile espone, chè sin’da un anno a questa parte ritrovasi privo affatto di lavoro, per cui gli è convenuto privarsi di tutti i suoi efetti per il sostentamento della sua povera famiglia, e ridursi nel ultima indigenza a segno di questuare il pane dai primari Artisti di questa Città ed avendo a[v]uto da più d’uno dei sud.ti consiglio, che meglio sarebbe stato ricorrere al Accademia con supplica, che continuamente infastidirli, non ha esiato un’ momente Lore ad obbedirli: Signori lo stato del Suplicante e tale, che caduto nella più profonda tristezza teme dalle continue tentazioni essere superato e vinto. Supplica per tanto L’ Ecc[ellen]ze loro volersi degnare dargli un soccorro comè primari Artisti ed Accademici, non per esso, ma per gratitudine a quel Ente Supremo che li ha dotati di virtù e che li ha posti in un stato commodo lasciando ad esso Giusto Giudice la cura di conpensarli, che [X].
[Med Salvatore Bettis hånd er der på udskriftssiden tilføjet akademiets svar:]
L’accademia non ha fondi da poter sussidiare quei poveri che le si raccomandando
Li 14 agosto 1831
Cav. e Andrea Pozzi Presidente
Prof. S. Betti Sg. rio. Perpo.