Stimatissimo Sige. Cavaliere
Sono a parteciparle, che il Sige. Bravo mi ha fatto il favore di farmi vendere il mio Bacco ad un Signore Russo per la somma di scudi quattro cento Romani; mi sono addattato a questo prezzo a motivo, che il marmo era un poco macchiato.
Ora sono a farne una ripettizione essendo una figura che alletta molto i forastieri; lusingandomi in avvenire, che le mie cose possano prendere un migliore aspetto dal passato; professando però tutta la più viva gratitudine verso di lei in tutto ciò chè ó fatto e farò.
Lo studio e casa va nel medemo ordine, e quiete la mia famiglia ed io facciamo tanti saluti, il mio piccolo Alberto e forte e vivace assai e di buona salute che spero lei presto lo vedrà, che passando con rispetto mi dichiaro suo
Roma li 24 Aprile 1841
Umo Sertore
Pietro Galli