Carissimo Papà
Il principio della mia lettera deve essere la buona nuova che il caro Albertino a messo un dente senza soffrire la minima cosa e veramente una gran fortuna adesso spero che continuerà a metterne un dopo altro il 16 corrente Eugenia ci disse ch’aveva oservato che il piccolo aveva un dente, io non ci ho voluto credere perchè era invisibile e non avendo gran esperienza e facile a sbagliarsi, il Colonello ha scomesso un Napoleone con Eugenia si era la verità ed io non ho voluto avertirvelo prima di non esserne sicuramente certa ma adesso si vede a si sente. La povera Balia si raccomanda di ricordarsi di lei il Colonello mi ha promesso che lo farà come anche voi spero che in questa occasione mi darete un ricordo e allora prendo la libertà di dirvi che non vi è cosa che gradirei di più che i bracialetti in oro come ne abbiamo già parlato insieme, essendo una cosa che da gran tempo desidero e posso dire che mi manca affatto scuserete l’ardire ma so che vi fà più piacere che l’ho dica francamente a voi invece di una terza persona e questo è che mi ha risoluto di diverlo. Riguardo alle notizie che posso dare di Napoli sono che resto sempre sorpresa della bella situazione di Napoli de’ suoi contorni e che veramente un Paradiso tutte i giorni vediamo qualche cosa di nuovo e interessante abbiamo cercato Knudsen e Brylli ma sono partiti per l’inghilterra il Console Danese Vogt vi fa salutare molto. La Principessa finora si trova molto contenta in Napoli e tutta la casa fa in perfetta armonia ho regalato un pajo d’orechini in oro alla Principessa fatti appresso il modelo di antichi tovrati a Pompei sono molto graziosi e li aveva desiderati molto e le a fatto molto piacere. Divertimenti non mancono il gran Teatro San Carlo agisce sempre e con de’ buoni personaggi.
Con tutto ciò spero ben presto ternare in Roma certo che nella metà di 7bre vi saremo, del piccolo Alberto non dico altro non manco di baciarlo da vostra parte sempre il Colonello vi fa salutare molto come anche tutta la famiglia Buti che vi prego rimettere queste poche righe qui incluse salutarmi molto Mammà e parteciparle la nuova come anch’io non mancherò di fare ben presto ma è veramente difficile di trovare il tempo qui in Napoli per restare in Casa essendo l’aria tanto buona che si cerca approfitarne più che sia possibile e quando si torna in Casa uno e stanco e non ha volontà di scrivere se non fosse veramente il vivo interesse che ho di darvi delle nostre nuove come son certa che le ricevete del medesimo interesse. Mi ha pregato il Cavalier [Q]uadri di dirvi se volete avere la compacienza di mandare qualche parola [scritta] di propria mano per un Sigre che fà una collezione di manuscritti dun- [que] se avete la bontà di farlo vi prego sollecitare perche non [ho mol-] to tempo per la mia partenza non potete imaginare come mi pre [-me] tutti i giorni per averlo io gli ho promesso che l’avreste fatto certa [-mente] senza alcuna difficoltà. Vi prego nel stesso tempo di darmi delle vostre n [-ouve] ed ho il piacere di chiamarmi
Napoli 21 Agosto 1834 | Vostra affma figlia Elisa de Paulsen |