Signor Thorvaldsen stimatissimo
Sè solo il vantaggio di conoscerla puol fare grato il soggiorno di Roma, sè la sorte di avere ottenuto la sua indulgenza puol farne penosa la partenza, cosa deve aver provato in lasciarla chi a lei deve tutto ciò che possiede al mondo! Istruzione, Bontà amichevole, e protezione in lei ô trovato, e da ciò nè ô attenuto lucro e stato; ma a quali condizioni la sorte â voluto favorirmi! in separarmi da chi prendo la libertà di chiamari mio Padre. Se è vero però che più non debba rivederlo, sarà per me disgrazià qualunque fortuna: mi perdoni Sig. Thorvaldsen, ma il mio cuore è si pieno della sua beneficenza, che â bisogno di manifestarle che lontano da lei non vivo: riceva fratanto i più rispettosi saluti da chi â il più vivo desiderio di rivederla, mentre contutto il rispetto â l’onore di essere
Sig To.
Firenza 1828. 10 di novembre |
Suo umo servo ed allevo aff. Boris Orlovsky |
Signor Gasperini si ricorda alla sua memoria.