Chiarissimo Sigr Cavaliere.
Perdonerà se mi prendo la libertà di includerli la lettera diretta al Suo Scolare, ma ciò non è mancanza di quel rispetto che per doveroso dev’essere nel cuore d’ogni artista, ma è il Solo fine di sottrarla alla curiosità di qualche concorrente (al posto di Professore) di Milano o di Roma.
Il Cav. Longhi Suo grande estimatore ha perorata la causa del Sigr Pettric, ma troppo tardi si seppe il desiderio di questo artista. Ella prò ancora porre questo artista nell’ S.R: Accademia, cosi si potranno diffendere i lumi del bello stile di cui egli nè è il ristauratore.
Si accerti Signore che non sà già elletto il Suo raccomandato per mancanza di rispetto ai venerati suoi figli, ma il risultato la attribuisca alla brighe di ciascun[o] concorrente, gli quali avevano da lungo tempo maneggiato questo affare. Il Suo raccomandato ebbi molti voti, ed uno di più bastava per porlo in terra. Il tempo fù troppo ristretto e non si ebbe luogo a proccurarne di più.
Aggradisca Signore le protesta della piu alta considerazione è mi onori dej suoi pregmi comandi
Suo affmo Devoto Serve | |
Milano 26. Marzo 1825 | Agostino Comerio |