Pregiatissimo Sige.
Roma 1o. 7bre. 1828.
Ricevo la gentilissima sua del 29. scorso, dalla quale riconosco la sua impasienza pel monumento Vacà. Torno ad assicurarla, che non si lascia mai il lavoro, ma la prego ricordarsi, che solo in novembre fù stabilito, ed approvato il disegno, dunque non se si potesse dar mano prima. Aggiungo, che ho combinato ancora in un pezzo di marmo, che è riuscito difettoso, e m è convenuto congiorlo, ed aspettarne un altro il quale, grazie a dio è bellissimo, e perciò ho potuto fare abbozzare l’opera nel medesimo, e non si lascierà mai, se non sarà al suo termine. Bisogna parimenti che l’ave[x]l[x] avere riconosciuto indispensabile far lavorare in Roma il frontone del monumento, e le antefisse sotto lo mia direzione, perche al mezzo ho rissoluto di porvi il ritratto non più di profilo, ma di faccia, per cui costà non si dovranno o girare, ho le quattro lastre riscie, cio che è lavoro facilissimo, e breve. La fò certa Signore, che quanto è grande la loro po[xxx]ro da questo monumento sia tosto finito, altre tanto preme anche a me E augurandomi come spero costantemente di venir presto ad ossequarlo in persona, sono intanto con sensi della più alta stima.
devmo. ed obbmo. Sere.
Alberto Thorvaldsen