Roma. Li 19 Marzo 1829.
Sig. Cavalier Gentilmo.
Ieri passai al Suo Studio per aver il piacer di vederla ma non avendolo trovato amirarai con molto mio piacere i diversi Suoi capi d’Opera.
L’oggetto per cui era venuto era di pregarla come faccio presentemente con questo mio foglio a volersi compiacer di fare per mio conto un Busto del povero mio Padre, perche io posso aver presente un Padre impareggiabile e di cui ne rammenterò amaramente la perdita.
Mi creda intanto con i Sentimenti di Sincera amizia
Di lei Sig. Cavalier
Suo Devmo Servo
Marino Torlonia.