Marianna Rinaldi
Ariccia
Bertel Thorvaldsen
Rom
All’ Illmo Sigr Sigr Prone Colmo / Il Signor Alberto Tolvalzenn / Via Felice al Palazzo Tomati / Sulla Trinitei de Monti / Roma
Marianna Rinaldi writes to Thorvaldsen after his return from Copenhagen in order to learn whether her youngest daughter, Agata, is alive or dead. She emphasizes that it will be a comfort to find out for certain even if Agata is dead. She sends greetings from her son and her daughters.
Stimo Sigr Alberto
Non prima mi son mossa a scriverle nel tornar, che fece di Danimarca perchè avendole raccomandato caldamente di riferimi nel suo ritorno in RomaI lo stato della mia cara Figlia AgataII nella Capitale (Coppenaghen) di qual regno, sperava, che stante le mie preghiere avesse voluto esaudirmi con darmi qualche nuova, anche per via della Posta, della anzidetta mia Figlia. Chi fuori di Lei patria darmela più certa ? Non vedendo però di lei nessun segno su di ciò, che le chieggo, mi dò io moto ad incomodarlo, e pregarlo per quanto sò, e posso di farmi la carità di togliermi dalle angustie, che mi cagiona il pensiere della mia povera figlia, di dirmi ciòe se essa o viva, oppur la mia, e la sua disgrazia l’abbia avvolta frà le tetre, ed orride ombre della morte. Per l’amor di Dio la prego di togliermi da questa ambiguità.III Jo non dirò, se il caso è fatale, che ella è stato apportatore di spaventosa novella, ma piuttosto confortatore, e consiglière di me, che frà dubbj, e serj ancora avvolta mi trovava. Se Agata vive, seguiterò a pregare il buonissimo Iddio per li di lei bisogni si del corpo, che dello spirito: se è morta raddoppierò le mie preci all’Istesso Signore, onde raccomanderò a Lui la di lei anima. Che però la prego, la scongiuro a farmi questa carità; con un lieve incomodo acquisterà una gratitudine somma, che accrescerà la stima, chio sempre ho professata per Lei, e professerò vie maggiormente, e con quell’affetto, con cui, facendole i dovuti rispetti, passo a segnarmi
Di V:S:Illma
Ariccia li 30. Luglio 1821.
P.S. Il mio figlio Tommaso,
colle sue sorelle, lo salutano
distintamente
Affma, ed Obbma serva ed amica
Marianna Rinaldi.
Last updated 20.08.2014
Marianna Rinaldi henviser i brevet til en aftale med Thorvaldsen om, at hun først skulle henvende sig til ham for at høre til sin datter, Agata, efter han var kommet hjem fra Danmark. Hun beklager, at han ikke har meddelt hende noget endnu. På dette tidspunkt havde Thorvaldsen været tilbage i Rom i godt et halvt år; han ankom 16.12.1820.
Agata, Marianna Rinaldis yngste datter, blev gift med Wilhelm von Huth i forbindelse med en ufrivillig graviditet i 1811, jf. Huths brev til Thorvaldsen 5.8.1811. Peder Malling omtaler Huth og hans familie i et brev af 30.11.1813, hvor de er i Rom, men hilser fra Huth i et brev sendt fra København af 20.11.1815, hvorimellem parret altså må være rejst til Danmark. Wilhelm Huth døde i København som 40-årig i 1818. Agatas skæbne er uvis, men parrets sønner Frederik Johannes Hermann von Huth og Hendrik Huth kendes fra flere folketællinger i København.
Rinaldi beder Thorvaldsen give hende vished for, om Agata lever eller er død, og hun understreger, at visheden vil være en trøst, selv hvis Agata er omkommet.