Luigi Basiletti
Brescia
Bertel Thorvaldsen
Rom
Udskrift: Al Nobile Sigre / Il Sigr Cavr Alberto Thorwaldsen / Celebre Scultore / Roma.
Dateringen fremgår af brevet.
Basiletti writes to Thorvaldsen from Brescia to introduce him to Count Fenaroli, who is on a trip to Rome, where he hopes the two will meet so that Fenaroli can see Thorvaldsen’s works.
Sigr Cave Pregiatisso
Recandosi a Roma il Nob: Sigr Conte Ippolito FenaroliI onde osservare il bello che presenta questa metropoli io mi faccio un onore di presentarlo a Lei onde abbia il vantaggio della sua conoscenza, e possa osservareII le sue opere che tanto onorano il nostro secolo.
Appartiene il sudetto sigr Conte per ogni rispetto ad una delle più distinte famiglieIII della nostra città e della Lombardia, ed onorandomi egli della sua bontà, ed amicizia io a lei lo raccomandoIV ascrivendo a mia particolare obbligazione ogni di lei gentilezza a suo riguardo.
Desidero assai di rivedere RomaV, e di rinnovare a lei in persona quei sentimenti di stima, ed amicizia che la lunga lontananza non hanno mai potuto farmi dimenticare, e co quali ora mi raffermo
Brescia 26 Nove 1831
Suo devotss obo Servo ed amico
Luigi Basiletti.
Bernardo Falconi: Luigi Basiletti 1780-1859: carteggio artistico; prefazione di Fernando Mazzocca, Ateneo di Brescia, Accademia di scienze, lettere ed arti, 2019, pp. 140-141.
Last updated 15.01.2021
Ippolito Fenaroli fu un conte italiano. Nativo di Brescia, fu un appassionato culture delle lettere (fu presidente della prestigiosa Biblioteca Queriniana nella sua città natale nonchè membro dell’Ateneo di Brescia) e delle arti. Collezionò e commissionò numerose opere d’arte, contribuendo a impreziosire la già importante raccolta di famiglia. Cfr. 16.4.1882 e 22.4.1882 e Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, p. 22.
Come si apprende in molte altre lettere spedite a Thorvaldsen da tutta Europa, moltissimi venivano indirizzati da amici comuni a visitare l’atelier romano dello scultore danese.
La famiglia Fenaroli, originaria di Tavernola nella sponda ovest del Sebino, è nota almeno a partire dal XIV secolo. Il ramo Fenaroli Avogadro, quello da cui discende Ippolito, venne fondato nel 1747 per mezzo di un matrimonio. Interessante il legame con un altro grande collezionista bresciano, il conte Paolo Tosio, la cui moglie Paolina Bergonzi era cugina di Ippolito e del fratello Bartolomeo. Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, pp. 19-20.
È probabilmente grazie a questa lettera inviata dal pittore italiano Luigi Basiletti all’amico Throvaldsen che, come si apprende dalla lettera 21.2.1832, scaturirà la commissione di un rilievo, oggi perduto, rappresentante Cupido e Ganimede, cfr. A395, che faceva parte della collezione Fenaroli a Brescia, cfr. 1853.
Basiletti infatti, sebbene anch’egli nativo bresciano, dopo aver completato i suoi studi fra Brescia e Bologna a partire dal 1806 trascorse molti anni a Roma, dove divenne buon amico anche dello scultore italiano Antonio Canova.