Luigi Basiletti
Brescia
Paolo Tosio
Asola
All’Ornatis. Sig:e Il Sige Cave Paolo Tosi Asola p Sorbara
Dateringen fremgår af brevet.
Basiletti asks a question on behalf of the Guarneri family, probably concerning an acquaintance of Tosio’s father’s. Basiletti has also received a letter from Rome about Thorvaldsen’s sculpture Ganymede with Jupiter’s Eagle, cf. A44. The letter ends with reflections on the political situation and Napoleon I’s flight from Elba.
Carissimo amico
Brescia 5 marzo 1815
La famiglia GuarneriI essendo pregata di avanzarvi una suplica, accioché col mezzo vostro ne provenga ottimo effetto, ha voluto incombenzarmi di scrivervi, e unitamente includervi il foglioII dal quale intenderete a puntino ogni cosa. Sono persuaso che il vostro buon animo vorrà impegnarsi presso codesto signor BocaliniIII che la petenteIV dice essere stato conoscente del povero vostro signor padreV per così rendere redivivaVI la infelice. Ieri ho ricevuta letteraVII da Roma la quale mi assicura che presto avròVIII il gruppo del GanimedeIX il quale è riuscito cosa interessantissima e desiderata da moltiX inglesi.
Avrete già inteso come NapoleoneXI sia fuggito dal Isola del ElbaXII. Ci sarebbero altre gravi sciagure alla nostra generazione!!!!
Desidero assai di vedervi. Ricordatevi dei vostri amici e abbracciandovi caramente sono di fretta
Vostro[?] affo Amico
Luigi Basiletti
Ganymedes med Jupiters ørn, 1817, inv.nr. A44 |
Last updated 26.03.2021
Famiglia nobile presumibilmente di origine bresciana, anche se siamo a conoscenza di un altro ramo di origini cremasche.
In merito alla richiesta di cui si accenna nella lettera purtroppo non sappiamo di più, dal momento che il foglio in allegato è presumibilmente perduto.
Le ricerche compiute non hanno permesso di identificare tale signor Bocalini.
Cioè la famiglia, che avanza una richiesta al conte Tosio.
Cioè Ottaviano Francesco Giuseppe Baldassarre Tosio (1733 – 1815) è stato un nobile italiano proveniente da Sorbara, nei pressi di Asola (oggi in provincia di Mantova), dove nacque anche il figlio Paolo, che poi si trasferì a Brescia.
Letteralmente “redivivo” significa una persona tornata in vita, qui probabilmente da interpretare in senso lato.
La lettera a cui si riferisce è quella del 25.2.1815.
Basiletti qui dichiara (nuovamente, cfr. 25.2.1815 dove il pittore italiano Giambattista Bassi indirizzandosi a Basiletti si riferisce al gruppo del Ganimede con l’aggettivo “tuo”) di aver ricevuto notizie sul gruppo scultoreo che presto sarà in suo possesso, non alludendo al fatto che Tosio possa esserne il futuro proprietario. Ciò ha indotto Falconi e Mondini a ipotizzare che l’opera fosse stata inizialmente commissionata da parte del pittore a Thorvaldsen e poi fosse subentrato Paolo Tosio, a fronte di una commissione forse più impegnativa del previsto.
Il Ganimede con l’aquila, cfr. A44, fu realizzato da Thorvaldsen nel suo studio Roma e venne spedito a Brescia il 17.10.1815, quando entrerà a far parte delle collezioni di Tosio nella sua dimora bresciana, attuale sede dell’Ateneo di Brescia. Parte della sua collezione venne poi trasferita nell’attuale Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, dove è possibile ammirare il gruppo scultoreo oggi.
Per la fortuna del motivo iconografico ideato da Thorvaldsen e le diverse repliche poi eseguite rimandiamo a Thorvaldsen and His Ganimede and the Eagle.
Napoleon 1., meglio noto come Napoleone Bonaparte, fu un imperatore e politico francese. Egli fuggì dall’Isola d’Elba, dove si trovava in esilio da circa un anno, il 26 febbraio 1815, data che sancì l’inizio dei Cento giorni, cfr. Storia della campagna d’Italia del 1815, p. 17.
L’Isola d’Elba fa parte dell’arcipelago toscano e si trova in linea d’aria di fronte alla Corsica. Località turistica, è per l’appunto nota ai più per aver ospitato Napoleone Bonaparte nel suo primo esilio dal maggio 1814 al febbraio 1815.