Al Sig.r Conte e Commendatore Gio: Batta Sommariva.
Ornatissimo Sig.r Conte!
Milano, li 27 Genn.o 1821.
Il celebre Scultore Thorwaldsen è di ritorno a Roma; la Commissione delegata pel monumento da erigersi all’insigne defunto pittore Appiani è persuasa, ch’egli sarà ben tosto per accignersi al lavoro del basso rilievo che debbe ornare il monumento stesso affidata alla promessa, che l’encomiato artista Le fece nel suo passaggio per Milano, che quest’opera sarebbe stata la prima, la quale avrebbe intrapresa al ritorno dal suo viaggio. A renderla però certa in questa sua fidanza non dubita la Commissione, che non sia per riuscire sommamente efficace; ch’Ella, Sig.r Conte, manifesti al suddetto illustre amico di Lei, unitamente alle premure della Commissione la sollecitudine, ch’Ella come zelante e generoso fautore di ogni bell’arte non può non nutrire perché venga al più pronto fine condotta quest’opera, la quale sarà per l’eccellenza del lavoro non meno decorosa della nostra patria, che condegna della celebrità del famoso defunto. Per ciò la commissione La prega, Sig.r Conte, di trasmetterle la lettera a questo scopo al detto Thorwaldsen indiritta, ch’ella ha ad essa gentilmente offerta, e la quale la Commissione unirà ad una sua, che ha già disposta per rimettere allo stesso la Somma di mille Scudi romani in conto dell’opera.
La Commissione gode, Sig.r Conte, di attestarle i sentimenti di riconoscenza per questo grazioso atto di Lei, che tanto essa crede giovevole a condurre a buono e presto fine l’impresa, che le fu affidata, e Le esprime pure i sensi della distinta sua stima.
Carlo Verri Eseg.e
Giu: Luca Domaglia
Benedetto Tordoro Delegato
Giuseppe Poldi Pezzoli d’Albertonco
Antonio Simarmini
C. Catena Segr.o