Pregiatissimo Signor Cavaliere Padrone ed Amico.
Mi perdoni se non posso restare più a lungo privo di Sue bramate notizie. Me ne procurai indirettamente; ma ne vorrei da Lei stessa, che mi sarano più preziose. Ella ebbe la bontà di prometermene. Non mi defraudi di questa consolazione. Mi sarà anche di sommo piacere qualche nuovo rapporto alla nostra Grand’ Opera frutto degli esimij di Lei talenti, e della mia amirazione.
Io continuo a godere di questo buon clima per tutto il corrente mese. Mi tarda però di rivenire ad abbracciarla, a godere qualche giorno della desiderata compagnia, ed a rinovarle personalmente i sentimenti vivissimi della mia riconoscenza, stima ed affezione
Cte G.B. Sommariva