Alle impareggiabili
– Virtù –
Di Sua Ecc[ellen]za Il Sig.[nor]e Cavaliere Torvaldesen
L’umo Dmo Obbl[igatissi]mo Servitore Giovanni Rostagni
Offre la seguente Canzona
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Voi del Paese Italico Se ritrovar volete Un grand’eroe magnanimo In Roma il piè volgete: Roma fra dolci plausi L’accoglie nel suo seno Accolse un fior benefico D’ogni virtù ripieno. Mirate com’è fervido Sfavilla i sguardi suoi, Segni d’amor ch’esercita, E che riserb’a noi. Chi di sì Nobil animo Le grazie non intese, Esso piucché pregiabile A tutti omai si rese. ––––––––––––––––––––– |
Per lo gran Mondo a spargere I merti suoi sue lodi Corre la fama celere Coi più vezzosi modi. Non è paragonabile La sua gran Carità Il Zel virtù invincibile, L’amor la sua Pietà. Eccellenza serenissimo Sei d’ogni pregio adorno Dell’Eroi del secolo Solo per te ritorna. [xxx]me! se stanchevole Nò tu non fosti mai Togliest’, e togl’i miseri D’affanni, pene, e guaj. ––––––––––––––––––––– |
[Nederst til højre: tegning af en hånd + skriften: ”appresso”, som angiver det at vende side]
Tutti sperimentarono Del tuo sensibil Core I sentimenti Nobili Col più sincero Amore. Torvaldsen Pietosissimo Ognuno lo assicura, E a tutto il Mondo in faccia Solennemente il giura ––––––––––––––––––––– |
Ma un vate meschinissimo Di Lui che dir potrà Se alma più meritevole Di Lui, nò, non si dà. Rostagni or fa silenzio E ti dirrò perché Cantar di Torvaldsen i merti Nò che non è da te. ––––––––––––––––––––– |
In attestato di stima, e venerazione
L’ume Ore
Giovanni Rostagni
Cognito all’E.U. dal Conte
Ingenim. Prussiano.