No. 6436 of 10319
Sender Date Recipient
Desiderio Cesari [+]

Sender’s Location

Milano

Information on sender

Rester af rødt segl.
Poststempler: MILANO FEBBRAJO 24 og A ROMA 1MARZO 1834

24.2.1834 [+]

Dating based on

Dateringen fremgår af brevet.

Bertel Thorvaldsen [+]

Recipient’s Location

Rom

Information on recipient

Udskrift: All’ Egregio Signore / Il Sigr. Commendatore Alberto / Thorwaldsen / Roma

Abstract

The commentary for this letter is not available at the moment.

See Original

Onoratissimo Sigr. Commendatore

Milano 24. Febbo. 1834

In seguito alle mie lettere, la prima delle quali porta la data del 30 Novembre anno scorso, e due altre successive in data del pmo. e 22. Gennaro del corrente, sono costretto a scriverle per la quarta volta, onde conseguire il pagamento del Medaglione del di lei ritratto, nell’esecuzione del quale ho consunta tutta la scorta del mio piccolo peculio, e contratti molti debiti, sia per le spese alimentarie nè sei mesi di lavoro che vi ho impiegati, come per la somma di zecchini dodici, che importano la lastra, cornice, doratura, ed altre occorrenze. Vede pertanto, Sigr. Commendatore in quali affannose angustie mi trovi, e se Ella frappone ancora induggio a farmi avere il sospirato pagamento, sarò dalla necessità ridotto alla disperazione, con pregiudizio dell’ onorata riputazione di V.S. siccome cagione della mia sventura.
In tale stato di miseria, come mai avrei potuto accettare l’offerta che mi fece di un suo lavoro a compenso del mio ? Certamente stimo e venero le di lei opere, ma ho bisogno istantanco di denaro per la più limitata mia sussistenza, e per dimettere i debiti che oltremodo mi pesano sul cuore, poichè sono gelosissimo della mia onoratezza e dovere.
Non creda, Sigr. Commendatore, che da un lavoro di sua mano, anche il più pregiato, io possa ricavare al momento il denaro che urgentemente mi abbisogna. Si metterebbe in dubbio l’autore dell’ opera, non sarebbe di aggradimento il soggetto, e mille altre difficoltà ne impedirebbero la vendita, cosicchè morirei della fame avanti che un saggio conoscitore ed amatore delle arti belle offrisse la somma che importa il Medaglione da me eseguito.
Per tutte le accennate circostanze la supplico, Sigr. Commendatore, interessando quanto più posso la di lei umanità e religione perchè mi faccia tenere con ogni sollecitudine l’importo di zecchini cento denunciato nelle mie precedenti lettere, alle quali mi riporto anche nel resto.
Termino questa mia colle lagrime della desolazione agli occhi, dichiarandomi però coll’egual profonda stima, e rispetto.

Umilissimo ed Ubbidiente Servo
Desiderio Cesari
Cesellatore.

Archival Reference
m19 1834, nr. 14
Last updated 10.05.2011 Print