Egregio Signor Commendatore
Bagni di Lucca 3 7mbre 1832.
Mi dispiace oltremodo il non ritrovarmi nella mia residenza nel momento che il Fidia d’oggi-giorno visita La mia Patria.
Il Conte Leonardo di Trissino mio intimo Amico persona instruitta in Lettere ed Amatore delle Belle-Arti avra L’onore di presentar a Lei distinto Signor Commendatore La presente. Il medesimo si farà ambizione d’offrirsi durante La di Lei stativa per accompagnarla ove merita per vedere, ed osservare quanto cotesta nostra Città possede di bello, ed interessante.
Sono certo che L’amico avrà a gloria si Lusinghiera incombenza, e d’altronde non dubito punto che Lei Sigr. Commendatore apprezzerà La conoscenza di qsto mio Concittadino. Io non posso, in mia assenza, fare maggiormente, per contraccambiare ai tratti gentili, e di bontà praticatimi da Lei S:C: in qu[e]i giorni ch’ebbi La fortuna di trattenermi si a Livorno, che a Lucca in sua compagnia.
Prego di ricordarmi ai Fidanzati, ed a tutte le persone distinte del seguito di S.A.
Frattanto sono, e saro per sempre con distinti sentimenti.
Obbmo ed Affmo. Servo ed Amico
Gio. Giorgio Ct. di Trissino