Li 14 Ge 1828.
St. Si[g] Cave Tors
Il Sig Orsolini colli soliti suoi raggiri mi perseguita, dice che non era sua intenzione che vendessi i marmi che io venduto a lei al prezzo di pavoli 8. il palmo Genovese, io stò in regola e non temo questi suoi raggiri, farò farmi un certificato che li suoi marmi non quostano più del prezzo che lo venduti. La prevengo di ciò perchè se ven[duto] qualcuno da lei e li domandasse quanto a pagato li detti marmi li mostri la mia ricevta e li dica che li hà ben pagati avendo questi marmi dei difetti come è vero che un pezzo e pelato, e poi i marmi ordinari adesso sono calati di prezzo perchè li anno esabiti e venduti listessi carrarini al gove per le basi e capitalli di S. Pavolo a parti per il palmo. Io in questo affare farò una ottima figura perchè li hò scritto che ho venduto a lei i marmi a pavoli 8. il palmo, senza aprofittarmi d’un mezzo soldo, e il Sig Orsolini farà una pessima figura, e lo faro stare a dovere e voglio farli pagare lazione infame che mi ho fatto per il sasso di Baini e quella che mi fa ora. Tutto ciò li serva di regola per poter rispondere qualo [papiret mangler] fosse interogato per la giustizia e varità e salutandole carame Sono lo
Affmo amico
Giovanni Ceccarini