Illustrissimo Sigr Cavalre
Fermandomi in Napoli più di q[u]ello che credevo e che era conveniente forse atteso l’impegno assuntomi per V.S. vengo a pregarla del suo compattimento, assicurandola della mia più pronta sollecitudine onde addempiere al mio dovere al mio ritorno.
Vorrei pregarla innoltre che ella si volesse degnare per darmi una norma del pezzo che potrebbe costare una statua alta dieci palmi in bronzo di un tal getto, non parlo che del bronzo, e questo per unirlo ad un bozzetto che stò lavorando per Messina rappresentante S.M. il re di Napoli. Spero che ella vorrà favorirmi dando risposta a voce al latore della presente. Con questa occasione ho l’onore di dirmi di V.S.Il.
Obbo ed Umi servo
Napoli 18 xbre – 28. | A. Puttinati |