Carrara 9 Luglio 1826.
Sigre Alberto Thordaldser Stimo
Onorato di graziosa sua Lettera 2. Cte. in riscontro della quale nonposso che rinnovarci le mie sincere assicurazioni al dessiderio di Servirla, e di occuparmi aprò di Lei favorevolmente in ogni incontro.
Sia in quanto al Prezzo domandato de miei Marmi, non si come possa essere che il Sigre. Ceccarini abbia chiesto = uno Scudo = allora quando non ne conosceva il valore che con mia Lettera del 21. Giugno po.po. Ma per quanto crede V.S. essere alterate, deve essere sinceramente persuaso non lo essere quando voglia conoscere delle circostanze divverse dalle altre Cave; Sia la difficoltà all’Estrazione; Sia la lontananza da tutte le altre Cave; Sia il pericolo sensibile che corrono gli Operaj a lavorarci; E Sia il transporto di questi al Luogo dove possano essere ricevuti da Carratorj; tutte queste circostanze mi rendono Spese più forti degl’altri, ma che afronte di dovere vendere pocchi soldi più il Palmo, lo accerto che non posso compire alle domande che mi vengano fatte, e la prefferenza che mi viene data, sia da miei Concittadini Sia dall’Estero.
Vorrà quindi permettermi che le aggiunga, Che V.S. conosce meglio dirne, che il pagare pocchi soldi più la buona qualità Marmi alla Cava, non recca danno al proprio Interesse, facendo questi le spese di transporto; Dazio, Nolo &c &c simile a quelli di cattiva qualità, colla distinzione che l’Artista, e il Negoziante ritrova una vera soddisfazione resi al destino per il esso buon uso, quando al contrario l’Uno, e l’altro non ne ritrae che del dispiacere dalle Sue Opere, ed incerto l’altro di fare le sue Spese, da de Marmi che sebbene in apparenza belli, sia per Essere bene ricquadrati, o lavorati, si ritrovano poi Neri, e di una grana molto pocco piacevole!!....
Bene divverso è il mio caso, giacche dopo lavorati, ne avranno maggior merito, tale essendo il felice successo che Hanno avuto a Parigi.
Nulla dimeno anche già sono colla S.V. in caso divverso sul rapporto de noti Prezzi, per accertarglielo qui le compiego il Conto esatto alle spese occorse a detti Marmi per la qui spedizione, dopo che l’avrà esaminato Ella vorrà credere al mia dessiderio particolare di poterla Servire in qualunque suo bisogno, e dove sempre ritroverà in me tutta la precisione, ed esatezza, quanto un zelo all’Ecconomia de suoi Interessi.
Il Sigre. Pietro Marchetti, mi ha più volte fatta la domanda divversi grossi Blocchi quali credo che servire dovessero per lei; ma sia le sue occupazioni, sia il non credersi abbastanza autorizato, la cosa è rimasta sempre così. In questa Settimana che i miei Operaj hanno Scavato due Grossi Blocchi Straordinarj per la loro misura (essendo 10. Mesi che vi lavoravano) Prima di condescendere alle domande che mi sono fatte, le quali dillazionerò dal decidermi per il momento; Siccome la qualità di questi Blocchi ora scavati trovasi tutta consimile a quella qui spedita, non sarebbe che bene essendo di sentimento avere de miei Mar[mi] rimettermi col Ritorno del Corriere le misure per il suo bisogno, che qualunque ne fosse la dimensione sarà dagl’altri prescelto alla scelta de medesimi. Se questi Blocchi arrivassero a 300 Palmi, il Prezzo alla Cava non sarà che di un Paolo il Palmo al di sopra del presente marcato in Conto col IIe: 10. e di mezzo Paolo per il transporto; se saranno più forti, la cosa crescerà in questa Proporzione, ed userò tutta la possibile Ecconomia giustificandole colle Prove il dessiderio di servirla, e l’onore di sua correspondenza.
Gradisca Sigre: i Ringraziamenti della famiglia, la quale fino a qui desolata alla Perdita che il 6. Giugo: abbiamo fatta del Padre; E con tutta stima
Devo: Sere: Obmo. Ao.
C. Orsoliny.