Eccellenza
Roma 18 Luglio 1814
Signore.
Da molto tempo che non mi vedo onorata da suoi pregiati caratteri quandunque avendomi presa la libertà di scriverle alcuni righi dove espongo le mie critiche circostanze siccome il Cavalier Zuccheri non à voluto darmi più li 4. scudi per la piggione della casa dicendo che V.[ostra] E.[ccellenza] non l[’]aveva più scritto per conseguenza non poteva darmi più niente, s’intendo che V.[ostra] E.[ccellenza] non l’avese scritto, dunque vedermi così impossibillitata di pagarla io la piggione, con soli scudi 12. al mese pregasi al buon Animo del Cavalier Thorvaldes che ebbe la bontà d’improdarmi[imprestarmi?] i denari per pagare la piggione della casa, dunque priego V.[ostra] E.[ccellenza] di vorsi benignare di rimetterli al mano al Cavalier Thorvaldes li 4 scudi al mese che lei me li farà capitare trovandomi carica di spesa per l’arte avendo da pagare le modelle per alcune opere incominciate, una delle quali subbito che le avrò terminate la darò a V.[ostra] E.[ccellenza] per dare un saggio de’ i miei studj è per essere grata à tanti beneficj ricevuti dalla Paterna benevolenza di V.[ostra] E.[ccellenza] è la priego di non dementicarsi di una figlia che si tra in un paese forestiere che vi volgiono contate è spesa dovendo pagare anche una donna cxhe stia sempre con mè ne’ siti dove vado a lavorare che di ciò se ne possa informare tutti i professori di questa Nobile Città è anche il buon cavalier Thorvaldes. spero che mi perdoni l’E.[ccellenza] V.[ostra] di tanta libertà che mi sono presa d’infastidirla con il mio scritto mà confidando nell’animo grande di V.[ostra] E.[ccellenza] spero di tutto ottenare.
La Vostra u.ma Serva Cristina Tschudy