Pregiatis[si]mo Signore
Se prima d’ora non ho resa risposta alla penultim[a] Gentilissima sia, a altro Ella non debbe attribuire questo mio ritardo sennon si al non aver io voluto indirizzarle i miei caratteri senza poterle precisare con sicurezza tra quanto tempo sarebbe ultimato il Deposito. Adesso dunque posso con certezza annunziarle che questo sarà costí nell’Ottobre prossimo giacchè sono di gia molti giorni che il Sig:[no]re Comendatore mio maestro sta attorno a finire e fare quei cambiamenti che solo il suo scalpello e capace di po[r]tar al termine il Basso rilievo, e questo presentemente e l’unico suo lavoro ove passa , e posso dire, delle intere giornate[.]
Mi pervenne in tempo l’inscrizione latina da Lei rimessami, e attualmente l’Ornatista le va incidendo come pure l’ornato e molto avanzato.
Sul merito poi della inscrizione medesima le dirò, che pochi ancora l’hanno veduta; ma tra questi a Passani non è molto piaciuta, giacché egli dice, che è un poco meschina e trattandosi di un uomo di fama immortale, e di nome uropeo come il defonto Vacca si poteva su questo gran soggetto dire tanto di piu, e che forse a paragone del merito si sarebbe detto sempre poco, come pure che bisognava pre[n]dere dei concetti un poco più elevati e nobili[.] Io pure se debbo dare il mio giudizio dirò, che l’amico Passani ha ragione, e perciò con esso lui pienamente convengo che l’inserzione poteva, e doveva essere assai migliore facendo l’elogio di un uomo cosi celebre come é stato Vaccà lo stesso dicono due o tre altri miei amici ―
Il Sig:[no]re C.[omendatore] Thorvaldsen m’incarica di presentarle i suoi ossequi con mille saluti. Anello intanto il momento d’avere il desiderato onore di poter fare la di Lei conoscenza, mentre con tutto il rispetto e con distinta stima passo a confermarmi
Roma 18 Agosto 1829 | Suo Devot.[issi]mo Oss.[equios]o Servo Luigi Bienaimé |