17.10.1815

Sender

Luigi Basiletti

Sender’s Location

Molinetto

Recipient

Paolo Tosio

Recipient’s Location

Asola

Information on recipient

All’Ornatissi Sig:re Il Sig:r C:e Paolo Tosi Asola p Sorbara

Dating based on

Dateringen fremgår af brevet.

Abstract

Basiletti tells Tosio that he has received the sculpture Ganymede with Jupiter’s Eagle, cf. A44. Unfortunately, there is a small visible crack in the bowl in Ganymede’s hand, but it is still a masterpiece. An Etruscan vase has also been broken, but Basiletti does not think that this is due to faulty packing but rather to an accident in transit.

Document

CarmoI Amico

MolinettoII 17 Otte 1815

La giornata che ho passato con voi a SorbaraIII posso annoverarla fra le mie più felici: allontanandovi da voi pensavo di scrivervi e con tal mezzo non esservi Lontano, ma trovandomi sempre imbarazzato non ho potuto effettuare tale idea. Ora però che sono fermo in posta al Molinetto il mio pensiero corre subito a voi desiderando le vostre notizie.
Finalmente il Gruppo del GanimedeIV è arrivato, ma vi ho ritrovato una piccola rotturaV nel bochettoVI del vaso che tiene fra le mani il Ganimede: tale disgrazia non è però di rimarco e si può accomodare benissimo. Ma più di rilievo è la frattura di un bochetto di uno dei due vasiVII a uso Etrusco essendo ridotto in più di dodici pezzi, voglio però sperare che ancor questo si potrà riattareVIII in maniera da non essere dispiacevole allocchio. Nessuna cura è stata omessa da chiIX ha avuta la cura del imbalaggio come potrete riconosere dalla cassa, ma bisogna che nella spedizione abbia la sudetta cassa subita qualche gran scossa. Le spese di imbalaggio e condotta dazi X ãmontano a lire ItalianeX 124.
Desidero che vediate questi ogetti dell’arte vostra. Intanto posso assicurarmi che nel Ganimede voi possedete un gioiello della scultura moderna.
Vi prego di far aggradire i miei doveri alla ContessinaXI e di darmi le sue notizie. In questo ordinario lascio a GiuseppeXII il vantaggio e vi unisco una sua letteraXIII a lei diretta. E salutandovi caramente vi abbraccio di cuore e sono

Il Vostro aff. Obbl Amico

Luigi Basiletti

[Øverst til venstre på side to er tilføjet flg.:]
Sorb. 19 8bre 1815 xxxxdo

Archival Reference

Archivio Fornasini di Castenedolo (BS), Fondo Tosio, busta 3, fascicolo 8.

Thiele

Ikke omtalt hos Thiele.

Other references

Subjects

Persons

Works

A44 Ganymedes med Jupiters ørn, 1817, inv.nr. A44

Commentaries

  1. I.e. “Carissimo”. Per le principali abbreviazioni utilizzate nell’epistolario in lingua italiana, rimandiamo a Italian Abbreviations.

  2. Molinetto è una frazione del comune di Mazzano, in provincia di Brescia.

  3. Sorbara, frazione del Comune di Asola, si trova in provincia di Mantova. Nel 1775 in questa località era nato Paolo Tosio, che si trasferì in seguito a Brescia, nel palazzo oggi sede dell’Ateneo di Brescia. Egli tornò spesso nella dimora dove ancora vivevano genitori: edificio che donò al suo paese natale nel 1832.

  4. Le prime notizie sulla commissione del gruppo del Ganimede con l’aquila, cfr. A44, risalgono al 25.2.1815, quando il pittore italiano Giambattista Bassi scrive a Basiletti per comunicargli che il suo gruppo scultoreo è finito, e gli è stato possibile vederlo nello studio romano di Thorvaldsen. La situazione è meglio chiarita nella lettera del 10.3.1815, dove Paolina scrive al marito per dirgli che Basiletti, che immaginiamo possa aver fatto da tramite per la commissione, scrive notizie consolanti in merito al gruppo scultoreo. Il tutto sembra essere confermato dalla lettera del 16.3.1815 in cui Basiletti scrive a Thorvaldsen per dirgli che Tosio non vede l’ora di ricevere la sua opera.

  5. La rottura a cui si allude è ancora oggi visibile nel gruppo scultoreo del Ganimede con l’aquila, cfr. A44, conservato ed esposto presso la Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia.

  6. Con questo termine Basiletti intende indicare l’ansa e l’orlo del vaso.

  7. Dei vasi etruschi qui citati oggi non rimane traccia nella collezione all’epoca appartenente a Paolo Tosio.

  8. Riattaccare.

  9. Lo spedizioniere indicato per il trasporto dell’opera era l’italiano Francesco de Sanctis, come apprendiamo dalla lettera del 16.3.1815.

  10. Per lira italiana qui dobbiamo intendere con ogni probabilità la moneta usata nel Ducato austriaco di Milano e nel Regno Lombardo-Veneto. Nota anche come lira milanese, fu introdotta a metà del XVIII secolo e, a parte una sosprensione tra il 1848 e il 1849 durante la reggenza del Governo provvisorio di Milano e della Repubblica di San Marco, rimase in utilizzo fino all’Unità d’Italia, 1861. Era agganciata alla monetazione dell’Impero Austriaco. Per ulteriori informazioni sulle valute in vigore nel primi decenni dell’Ottocento, si rimanda a Monetary Units.

  11. La contessina è la moglie di Paolo Tosio, la nobildonna italiana Paolina Bergonzi.

  12. Allo stato attuale delle ricerche non è nota l’identità di tale Giuseppe.

  13. Probabilmente la lettera in questione è ancora conservata nel Fondo Tosio dell’Archivio Fornasini di Castenedolo.

Last updated 26.03.2021