Illus[trissi]mo. Sig[no]r. Commendatore!
Pocchi giorni sono le diressi a Roma una mia lettera pregandola ad accettare la commissione di due basso-rilievi, che devono decorare il nuovo altare maggiore della Cattedrale di Novara disegnato, e diretto da me. Ora sento dall’amico Conterio, che Ella si trova in Milano a rallegrare colla sua presenza i buoni coltivatori delle arti belle, e quelli delle lettere, e scienze, mi prendo la libertà di replicarnele la preghiera. Questi basso-rilievi sono nel basamento dell’altare lateralmente alla mensa, e devono essere volanti eseguiti in Bronzo dal sudetto. Conterio, e riportati sul fondo di Marmo; i sogetti sono l’uno una replica della tanto plaudita sua gloria composta di tre puttini, e l’altro un simile gruppo rappresentante lo stesso sogetto, o meglio variato.
Lo spazio, in cui devono essere collocati è un quadrilango col lato maggiore orizzontale di palmi cinque, ed il minora verticale palmi due, ed oncie otto, e mezzo Romani. Nella prima mia lettera le inclusi un lucido di parte del mio altare acciò potesse il Sig[no]r. Commendatore vedere la situazione precisa delli bassorilievi; ma il Sig[no]r. Conterio potra supplire a Milano col lucido, che tiene presso di se. Mi lusingo, che il Sig[no]r. Professore vorrà compiacersi d’onorare quest’opera mia col chiarissimo di lui nome, accettando l’incarico di fare i modelli dei due sudescritti lavori di scultura prestandosi a ritoccarne anche le cere perchè il Sig[no]r. Conterio si è obbligato a fondare in toto col’unico metodo metodo antico atto a riprodere un precisione i bei modelli de grandi artisti.
Una seconda grazia io devo chiedere alla bontà del Sig[no]r. Commendatore, cioè di sapermi dire la somma che egli vogl[i]a gli si corisponda per simile lavoro, onde io possa presentarla al Capitolo commitente per conchiuderne il contrato, trattandosi d’un corpo, che per sistema deve stabilire tutto con precisione, e chiarezza. Se la ristretezza del tempo, e dei mezzi, o meglio forse l’ignoranza non l’avesse impedito Novara conterebbe forse in quest’opera finita scultura di maggior rilievo sortita dello scalpello Greco di tanto maestro! quel’ è riconosciuto da tutta l’Europa il Sig[no]r. Alberto Thorvaldsen! Perdoni questo sfogo, e mi grazi d’un favorevole riscontro mentre ho l’onore di chiamarmi
di V[ostra]. S[ignoria]. Illus[trissi]ma.
Novara li 13 7mbre 1832.
La Ritornato a Roma prego il Sig[no]r. Commendatore di fare i miei rispetti al Sig[no]r. C. Giulio Camporesi e degni prima famiglia. |
Alessandro Antonelli Architetto Pens[iona]to. dall’Accademia di Torino |