Benedetto Tordoro
Milano
Bertel Thorvaldsen
Rom
Ingen udskrift.
Dateringen fremgår af brevet.
Kommentarerne til dette brev er under udarbejdelse.
Pregiatmo Sigr. Cavre.
Amico fin dall’infanzia del defunto Pittore Cavre. Andrea Appiani, e caldo ammiratore de’ sommi di lui talenti, non trovai miglior sfogo al dolore, che mi cagionò la di lui perdita, che quello di proporre ai miei concitadini, ed agli Italiani tutti l’erezione di un degno monumento, che attesti alla posterità il pregio, in cui quel distinto artista venne considerato da suoi contemporanei. Non seppi trovare, chi meglio corrisponder potesse alla vista di dare al monumento la desiderata celebrità, che l’esimio Scultore Thorwaldsen. Egli è perciò, che trovandosi nel Marzo del 1818 in Roma il Sigr. Conte Sommariva gran favoreggiatore d’ogni più bella impresa, e che m’onora da più anni della sua amicizia, a lui mi diressi pregandola, che interpellasse V.S. per rilevare, se nel caso sarebbe stata disposta ad assumersi il carico di decorare l’ideato monumento con qualche suo impareggiabile basso rilievo. Favorevole fù la risposta, e quale doveva attendersi dalla nota di lei gentilezza, e quale ottener si poteva dal distinto mediatore Ella ebbe allora la bontà di assicurare il sullodato Sigr. Conte Sommariva, che a di lui riguardo si sarebbe incaricata dell’Opera, comunque si trovasse già impegnato in grandiosi lavori per molti anni.
Venuto in seguito informato, che alcuni invidiosi forse della gloria di questa nostra patria, avevano tentato di distorla dall’accettare l’impresa, per lo che scrissi all’amico Sigr. Michele Keck in Roma, pregandolo di mantenerlo sempre nell’istessa buona disposizione a nostro riguardo.
Spiacevoli combinazioni non permisero finora di dar esecuzione al mio divisamento: ora poi una nuova associazione si riunisce, com’ella dalla qui unita circolare di buoni amici, e veri ammiratori del defunto, i quali non vogliono da altri celebrata la di lui memoria coll’erezione del proposto monumento, che dall’animatore scalpello di V.S.
Quale sià il comune desiderio sul genere del monumento Ella lo vedrà indicato nella lettera, che i promotori dell’Impresa si fanno un dovere d’indirizzarle col mio mezzo.
Io mi lusingo anzi non dubito, ch’ella vorrà avere la compiacenza d’incaricarsi dell’Opera, avvertendola, che contando sulla di lui promessa, e sulla conosciuta di Lei gentilezza, mi sono quasi fatto garante a miei colleghi, ch’ella non sarà per rifiutarsi, allorchè ne verrà richiesto; ed in attenzione d’un pronto favorevole riscontro, passo a dichiararmi
di V.S.
Milano 7. Aprile 1819
Osseqmo, ed Umilmo Servo
Benedetto Tordorò
P.S. Mi prendo la libertà d’unirle più d’un esemplare, pregandola di passarne uno all’amico Michele Keck, al quale vado a scrivere, che venga da lei a levarlo.
Sidst opdateret 10.05.2011