Instituto di corrispondenza archeologica
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In luogo di manoscritto.
Instituto di corrispondenza archeologica
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Riflettendo che malgrado tanti progressi delle antichità e delle belle arti non pochi ostacoli allo studio archeologico tuttora provengono dalla difficile comunicazione de’ letterati, artisti ed amatori dell’ Italia con quei di oltremonti, parve oggetto degno dell’ attenzione di S. A. R. il Principe ereditario di Prussia il vedere stabilirsi, sotto la sua inclita protezione, un instituto di corrispondenza archeologica, formato da Italiani insieme e da esteri onde promovere gli studj dell’ archeologia, qualora bisognassero di scambievoli rapporti ed aiuti.
1. Soggetto. Appoggiandosi dunque il nuovo instituto sul bisogno di un estesissimo carteggio letterario, il soggetto delle sue corrispondenze, oltre i monumenti dell’ arte, sarà qualunque altro oggetto importante per l’ antichità classica, il quale richieda una reciproca corrispondenza di Italiani con Oltramontani. Specialmente però, dall’anno 1829 in poi, intraprenderà un ragguaglio continuo e completo di ogni nuova scoperta sia di monumenti, sia di letteratura archeologica, in qualunque suolo classico essa occorrerà; dai quali ragguagli nè la topografia di Roma sarà eccettuata , nè la notizia de’ monumenti epigrafici. Non escludendo peraltro le illustrazioni prodotte, comunicate o richieste nel giro delle sue corrispondenze, il nuovo instituto non intende di contrarre alcun impegno per soddisfare alla parte illustrativa, parte più importante e che forma quasi la prerogativa de’ lavori delle accademie archeologiche.
2. Membri dell’ instituto. Il nuovo instituto, subordinando così la parte illustrativa dell’ archeologia alle raccolte de’ fatti e de’ monumenti, bisogna a tal uopo di un gran numero di partecipanti attivi per ogni contrada di terreno classico. Richiedendo poi la giudiziosa scelta di notizie importanti non solo l’ esperto occhio dell’ archeologo e dell’ artista, ma l’ aiuto eziandio di molti amatori, di antichità per l’ indicazione di monumenti sia non conosciuti, sia quasi inaccessibili, i membri componenti il nuovo instituto non saranno soltanto gli archeologi, ma i conoscitori ancora e gli amatori delle cose antiche, i quali come membri onorarj e corrispondenti si aggiungeranno al numero de’ membri ordinarj. L’instituto quindi sarà diviso in tre classi. La prima sarà quella de’ membri ordinarj, composta di letterati ed artisti, il merito de’ quali nella scienza archeologica è pubblicamente conosciuto. Nella seconda saranno compresi i membri onorarj, ossiano i mecenati, i promotori e i raccoglitori. La terza poi de’ corrispondenti sarà composta de’ semplici amatori dell’ archeologia, i quali però o per continue osservazioni delle loro patrie antichità o per viaggi fatti in paesi classici avranno facilmente occasione di comunicare all’ instituto le notizie e le scoperte generalmente sconosciute. La condizione generale per esser ammesso in una di queste tre classi sarà l’ aver fatto mostra di una, sufficiente sperienza de’ monumenti dell’ arte antica, specialmente di quelli dispersi per le’ doviziose contrade del patrio paese dell’ archeologia. Sarà parimente generale per le due prime classi l’ obbligo di aiutare le opere dell’ instituto, comunicandogli memorie, disegni, riflessioni, o notizie separate, come ancora di contribuire alle spese degli annali del medesimo con un annuale sussidio di due luigi per una copia. Questo sussidio si pagherà anticipatamente di sei in sei mesi, ma potrà essere rimborsato per la retribuzione progettata in compenso degli articoli e de’ disegni comunicati, che verrà pagata al finir dell’ anno a ragione di due luigi per ogni foglio stampato di 16 pagine, e di un luigi per ogni disegno ricevuto ne’ monumenti inediti dell’ instituto. I membri corrispondenti, l’ aiuto de’ quali per lo più si bramerà nel caso di ogni nuove scoperte e di notizie locali del loro paese, verranno dispensati da siffatti obblighi; cosicchè, volendo anch’ essi le opere dell’ instituto , saranno particolarmente registrati nella lista degli altri associati: riceveranno peraltro separatamente ogni foglio degli annali, che sarà relativo ad antichità delle loro vicinanze.
3. Membri del’ amministrazione. L’amministrazione di questo instituto si terrà da que’ membri ordinarj, i quali formandone il progetto, hanno contratto puranche l’obbligo di ogni carteggio e di ogni redazione relativa alle opere del medesimo. Il loro ceto sarà accresciuto dai primi direttori dello studio delle antichità italiane ed estere, i quali come socj onorarj dell’ amministrazione saranno consultati in ogni operazione importante . Essi sono generalmente pregati ad assistere alle adunanze dell’ instituto: essendo però il loro consenso e il loro consiglio troppo desiderabile, eglino non saranno mai tenuti ad alcuno degli obblighi, siano letterarii, siano pecuniarii imposti agli altri membri, senza ch’ essi medesimi gradissero di far parte non solo dell’ amministrazione, ma benanche de’ membri ordinarj dello stesso instituto.
4. Metodo dell’ amministrazione. Per mettere a vantaggio di questa intrapresa tanti lumi qua e ià sparsi fra un gran numero di individui per tutta l’ Europa , si proporranno nella prima adunanza dell’ instituto tutti quei membri italiani ed esteri, i quali fuor di ogni dubbio sembrano adattati a giovare il progetto fin qui esposto per esserne quindi avvisati senza indugio. Inoltre questi membri invitati si distribuiranno in quattro sezioni secondo i quattro paesi che formano il principal teatro degli studj archeologici, l’Italia cioè, la Germania, la Francia, e l’Inghilterra. Le disposizioni particolari di queste sezioni e la scelta di altri suoi membri rimarrà libera alle medesime, ma sarà indispensabile che ciascuna di esse abbia nel ceto de’ suoi membri amministranti uno o più segretarj, l’obbligo particolare de’ quali sarà di raccogliere ed ordinare i materiali onde fornire all’ instituto un rapporto continuo e generale intorno alle notizie archeologiche del loro paese, non che di far incassare i sussidj annuali de’ membri per mezzo della persona incaricata a distribuire le opere dell’ istituto. Essendo questo il solo mezzo di assicurare all’ instituto una relazione stretta e perpetua coll’ estero, scopo principale della sua fondazione, si è dovuta sollecitare la scelta de’ segretarj esteri pel primo anno: e forti dal favore che ci è stato accordato nelle diverse contrade da uomini insigni, non dubitiamo di poterne far pubblica menzione nell’ adunanza del 21. di aprile . In seguito queste quattro sezioni saranno accresciute di altre da stabilirsi per la Grecia, per la Scandinavia, per l’Olanda e per la Russia.
5. Sezione italiana. La sezione italiana però , avendo il suo punto centrale in Roma e raccogliendo ivi tanto gl’ importanti rapporti di questa capitale quanto gli altri materiali de’ suoi annali da stamparsi per lo più in Roma, si trova nella necessità di avere diversi impiegati e di tenere diverse adunanze regolari. Essa oltre due suoi segretarj avrà un archivista perpetuo, al quale non solo s’indirizzerà ogni nuovo rapporto, ma che conserverà pure per comodo di ogni membro un deposito de’ già inviati. Terrà poi presso a poco ogni tre settimane un’ adunanza regolare onde palesare al suo ceto le materie più importanti contenute nel carteggio estero, esaminarle per ciò che possono essere utili a’ suoi annali e comunicare tanto le ultime scoperte del suolo romano, quanto le più recenti riflessioni fatte da’ suoi partecipanti sopra materie di archeologia. La lettura di memorie sarà solamente ammessa, ma non sarà mai un obbligo secondo i principj dell’ instituto. Oltre i membri ordinarj ed onorarj dell’ amministrazione ogni membro delle tre classi è generalmente invitato ad assistere a queste adunanze ogni volta che si troverà nel caso di far qualche nuova comunicazione archeologica. Il luogo di queste riunioni sarà presso il cav. Bunsen, e sono fissati i seguenti giorni per le adunanze di questo anno, cioè li 2. 23. di gennaio, 13 di febbraio, 6. 27 di marzo , 21 di aprile, 8. 29 di maggio, 19 di giugno, 10. 31 di luglio, 21 di agosto, 11 di settembre, 6. 27 di novembre, 18 di decembre. Fra queste adunanze ve ne sarà una solenne, quella cioè del 21. di aprile, anniversario della fondazione di Roma: essa si replicherà ogni anno nel medesimo giorno per radunare dinanzi a tutti i membri dimoranti in Roma i rapporti generali composti da’ segretarj delle quattro sezioni. Questi rapporti daranno un ragguaglio annuale dei progressi dell’ archeologia, dei lavori dell’ instituto, delle entrate e delle spese del medesimo, e tratteranno inoltre altre questioni di un interesse rilevante.
6. Opere. Conforme a tutto ciò si regoleranno le opere del detto instituto, il quale , essendo ristretto ai mezzi contribuitigli per sussidj annuali de’ suoi membri e dovendo d’ altronde mostrarsi più regolare che magnifico nella pubblicazione delle sue opere, si obbliga solamente a pubblicare annualmente fogli 12. incisi di monumenti inediti in foglio , e circa fogli 40. di annali di archeologia in 8.° Queste opere si dispenseranno in compenso del sopraddetto sussidio annuo di due luigi per ogni copia, il quale rimarrà il medesimo nel caso che l’ estensione di quelle opere si andasse accrescendo: al qual vantaggio potranno partecipare non solo i membri dell’ instituto, ma ben anche tutti gli altri associati, che colle loro sottoscrizioni (da stamparsi prima della lista de’ membri ) volessero contribuire al successo sollecito e non interrotto di questa intrapresa. Le loro copie saranno iuviate gratis dai segretarj nelle capitali d’ Italia, ove sarà cura degli associati di ritirarle e di pagare i loro sussidj ai ricapiti indicati. I sopraddetti monumenti inediti conterranno dei disegni scelti a semplici contorni, non senza però de’ fogli coloriti, quando il monumento li richiedesse, e si accompagneranno con breve indicazione del loro significato. Gli annali poi avranno i loro articoli tripartiti, cosicché la loro prima classe sarà quella degli scavi, dei monumenti, e de’ musei; la seconda della letteratura archeologica, la terza delle osservazioni illustrative. Questi articoli saranno scritti in una lingua generalmente conosciuta, cioè italiana , francese o latina . Si adopererà ogni cura nella pubblicazione degli articoli comunicati dei quali, se talvolta per la loro estensione eglino non convenissero al volume ristretto degli annali, ne sarà inserito un fedele estratto, lasciando così ad ogni autore il vantaggio di una sollecita pubblicazione senza privarlo della pubblicazione completa: e se alle volle vi fossero de’ motivi per non far uso di qualche comunicazione fatta all’ instiluto, se ne darà sollecito avviso al suo autore, sia per mezzo di lettera, sia se ciò potrà farsi con delicatezza, sulle coperture del giornale stesso.
Che se si rifletta alle disposizioni particolari di questo instituto, si vedrà che il subordinare la parte illustrativa dell’ archeologia ai suoi fatti e ai suoi monumenti, il metter sulla stessa linea i suoi membri esteri co’ presenti, non che gli artisti e i dilettanti coi dotti, il contentarsi del carteggio e di quelle sole adunanze che sono indispensabili per la pubblicazione de’ suoi rapporti e per la raccolta delle sue notizie, lo rendono molto diverso dalle accademie di antichità già instituite, e che, benchè concordi colle loro mire nel suo scopo principale, pure ne differisce interamente ne’ suoi dettagli. Noi speriamo che seguendo il piano che ci siamo proposti, attenendoci cioè ai fatti, ci riuscirà di agevolare le dotte ricerche delle predette accademie, e che queste dal canto loro coopereranno di buon grado alle nostre raccolte. E dagli sforzi uniti di tuttivi ne giova augurare una nuova sorgente di lustro a questa capitale, il cui classico suolo, mercè la protezione del governo pontificio, ha sempre offerto tanto pascolo allo studio dell’ archeologia.
Questo manifesto contiene i principi generali del nostro instituto, quali furono approvati dai sottoscritti socj presenti onorarj ed ordinarj dell’ amministrazione per quindi comunicarli a quelle sole persone, che unanimemente si nominarono come le più atte a giovare le nostre intenzioni: questi principj però non s’ intenderanno fìssati che dopo aver sentita l’ opinione di un maggior numero di partecipanti nell’ adunanza generale del 21. di aprile. Roma li 2. di gennaio 1829.
L’ AMMINISTRAZIONE DELL’ INSTITUTO
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SOCJ ONORARJ PRESENTI. Avvocato D. Carlo Fea , commissario dell’ antichità , membro della commissione di antichità, censore dell’ accademia di archeologia ec. Gius. Antonio Guattani, segretario dell’ accademia di archeologia e di quella di S. Luca. Filippo Aurelio Visconti, segretario della commissione di antichità e dell’ accademia di archeologia. Antonio Nibby , professore di archeologia, membro della commissione di antichità e censore dell’ accademia di archeologia. Cav. Luigi Cardinali, censore dell’ accademia di archeologia. I socj onorari esteri si nomineranno insieme colla lista completa di tutti i membri dell’ instituto. |
SOCJ ONORARJ PRESENTI. Cav. Carlo Bunsen, ministro residente di S. M. prussiana, primo segretario della sezione italiana. Prof. Odoardo Gerhard, altro segretario della stessa sezione. Consigliere Augusto Kestner, incaricato d’affari di S. M. britannica Re di Annovera, archivista della sezione italiana. Giacomo Millingen, segretario della sezione inglese. Cav. Alberto Thorwaldsen, presidente dell’ accademia di S. Luca e membro della commissione di antichità. |
SOCJ ONORARJ ESTERI.
Il Dottore Teodoro Panofka, ora a Napoli.
Il Barone di Rumohr, ora a Firenze.
Il Barone di Stackelberg, ora a Parigi.
Il Professore Welcker a Bonn.
Denne trykte tekst er et manifest fra Instituto di corrispondenza archeologica, som blev stiftet i 1829 af Thorvaldsen m.fl.
Sidst opdateret 16.10.2014