2.2.1828
Sender
Paolo Tosio
Recipient
Paolo Tosio
Dating based on
Dateringen fremgår af dokumentet.
Abstract
Folder containing documents concerning, among other things, Democrito Gandolfi and his marble
version of Thorvaldsen’s sculpture Cupid with the Lyre, cf. A786, which Tosio bought in 1828.
Document
26/II
N. 7II
Democrito GandolfiIII
Genio della MusicaIV
Puttino in Marmo
Pagato il 2 Febbraio 1828
con Auste £V 830.75
Archival Reference
Archivio di Stato di Brescia, fondo Avogadro del Giglio – Tosio, busta 54, fascicolo 2.
Thiele
Ikke omtalt hos Thiele.
Subjects
- Statues, Allegories
- Statues, Classical Mythology
- Thorvaldsen's Works, not at Thorvaldsens Museum
Persons
- Democrito Gandolfi
- Bertel Thorvaldsen
Commentaries
Last updated 26.03.2021
Al numero 26/I del fondo Avogadro del Giglio – Tosio, busta 54, fascicolo 2, corrisponde una raccolta di documenti assemblata dal Tosio stesso e nominata “Letteratura ed arti belle” e contenente la documentazione relativa ad alcune opere d’arte della collezione.
È il numero assegnato alla camicia che nel fondo Avogadro del Giglio – Tosio, busta 54, fascicolo 2, contiene tutti i documenti relativi alla scultura di Democrito Gandolfi.
Democrito Gandolfi fu uno scultore italiano.
Il Genio della Musica eseguito da Gandolfi è una versione marmorea dell’opera di Thorvaldsen Amore con la lira, cfr. A786. Maurizio Mondini, ‘Amore con la lira. Cat. no. III.49’, in: Maurizio Mondini e Carlo Zani: Paolo Tosio: un collezionista bresciano dell’Ottocento, Brescia 1981, p. 84 e Maurizio Mondini: ‘Amore con la lira o Il Genio della musica’, in: Elena Lucchesi Ragni e Maurizio Mondini: Variazioni sul classico: Sculture dell’Otto e Novecento nei Musei civici di Brescia, San Zeno Naviglio 2013, p. 25.
La lira austriaca era la valuta usata nel Ducato austriaco di Milano e nel Regno Lombardo-Veneto. Introdotta a metà del XVIII secolo, a parte una sospensione tra il 1848 e il 1849 durante la reggenza del Governo provvisorio di Milano e della Repubblica di San Marco, rimase in utilizzo fino all’Unità d’Italia, 1861. Era agganciata alla monetazione dell’Impero Austriaco.