Redaktørerne ved La Sentinella bresciana
Brescia
Omnes
Dateringen fremgår af avisen.
In a local newspaper from Brescia, a citizen expresses his regret that the valuable art collection of the noble Fenaroli family is to be auctioned off and thus scattered. The heirs had to auction off the collection because the previous generations had squandered their money. Among the works sold is Thorvaldsen’s relief of Cupid and Ganymede, cf. A395, whose location today is unknown.
L’Esposizione artistica al palazzo FenaroliI
[...] Quanto a me un’altra cagione provava di tristezza; io guardava quelle tele, alcune delle quali opere di insigni pennelli [...] e rimpiangeva il fuggirsi da Brescia di quei tesori d’arte. [...] Fra le sculture vi hanno bassi rilieviII del ThorwaldsenIII, il genioIV della caccia statuetta del TeneraniV, la RebeccaVI del LombardiVII e una bagnanteVIII del TantardiniIX ; poi statuette in bronzo, oggetti in avorio ed altri antichi ed una bella collezione d’armi. [...]
Citeret efter La Sentinella bresciana, op. cit. Kun de Thorvaldsen-relevante passager er medtaget.
Amor og Ganymedes kaster terninger, Tidligst juli 1831 - Senest september 1831, inv.nr. A395 |
Last updated 26.01.2021
Il palazzo Fenaroli Avogadro, ora Bettoni Cazzago, si trovava nella Contrada del Pesce, n. 2689, che corrisponde all’odierna Via Marsala a Brescia. Il palazzo, con la sua ricca collezione, viene descritto anche dalle principali guide artistiche della città, dove viene citato il bassorilievo di Thorvaldsen qui conservato, cfr. la guida di Sala Alessandro (1834) e quella di Federico Odorici (1853).
Il bassorilievo a cui ci si riferisce è quello oggi perduto rappresentante Cupido e Ganimede, cfr. A395. Fu venduto alla prima tornata per lire 1500, vedi 22.4.1882. L’opera venne commissionata a Thorvaldsen dal conte italiano Ippolito Fenaroli, residente a Brescia, probabilmente durante un soggiorno romano, vedi 21.2.1832. Fu il pittore italiano Luigi Basiletti, anch’egli nativo bresciano, a far conoscere al conte Fenaroli lo scultore danese, vedi 26.11.1831. Le vicende relative alla vendita del rilievo sono state ricostruite in Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, dove viene anche riportato il brano qui trascritto.
Il palazzo Fenaroli Avogadro, ora Bettoni Cazzago, si trovava nella Contrada del Pesce, n. 2689, che corrisponde all’odierna Via Marsala a Brescia. Il palazzo, con la sua ricca collezione, viene descritto anche dalle principali guide artistiche della città, dove viene citato il bassorilievo di Thorvaldsen qui conservato, cfr. la guida di Sala Alessandro (1834) e quella di Federico Odorici (1853).
La scultura rappresentante il Genio della Caccia fu venduta alla prima tornata per lire 800 ed è oggi conservata al MAR (Museo d’Arte della Città di Ravenna). Per ulteriori informazioni si rimanda alla relativa scheda, in Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, p. 193.
Lo scultore italiano Pietro Tenerani fu allievo di Thorvaldsen.
L’opera rappresentante il personaggio biblico Rebecca, firmata e datata 1864, venne venduta alla prima tornata dell’asta e la sua ubicazione è sconosciuta. Viene segnalato il suo passaggio sul mercato antiquario inglese verso la fine degli anni novanta in Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, p. 192.
Giovanni Battista Lombardi , scultore italiano.
Non si conosce l’attuale ubicazione dell’opera, venduta all’epoca per lire 2000 e passata presso la casa d’aste Sotheby’s a New York nel 2006. Per ulteriori informazioni sull’opera, realizzata nel 1858 per la famiglia Fenaroli, si rimanda a Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, p. 193.
Lo scultore italiano Antonio Tantardini .