Venere vincitrice
Opera del Cav. Thorwaldsen
Sonetto
Così comparve senza cinto in Ida
Fra le rivali degli amor la Dea,
Che tutta nuda in sua beltà si affida,
Perché tale dall’onde al ciel si ergea.
Vagheggia il pomo della gran disfida
Con il sorriso che i Celesti bea;
E nel prometter la spartana infida
Al frigio Pastorel così ridea.
Laguido ha il ciglio che dolcezza piove
Forme divine, palpitante il petto,
E lieve tutta sovra un piè si muove.
Ah! Scultor tu traesti il gran subjetto
Alle mense immortali accanto a Giove
Quando in ciel costei portò il diletto.
Giuseppe Alessandrini |