All’esimio Scultore
Alberto Thorwaldsen,
Francesco Valentini.
Li 3 giugno 1841,
Berlino.
Sonetto.
Non sol Natura e ‘l Ver per Lui rifulse,
Col gran prestigio di Sua man possente,
Ma con baleni d’inspirata mente,
Come genio creò, qual Fidia sculse.
Per quanto il duro marmo a lui ripulse,
Sua somma arte l’atteggia, e ‘l fa vivente
Gli da moto, espression seria o ridente;
Al suo volere il sasso ognora indulse.
Chi mira Marte, Apollo, o il bell’Adone Ganimede,
Ebe, Mercurio, Psiche o il bell’Adone,
In Olimpo si sta, se agli occhi crede.
Della Notte, e del Die il far menzione
Vano saria: a niun rilievo cede.
E qui ammutolisce mia lingua e mia dizione.