1837

Sender

Angelo Maria Ricci

Sender’s Location

Rom

Recipient

Bertel Thorvaldsen

Recipient’s Location

Rom

Information on recipient

Ingen udskrift.

Dating based on

Dateringen fremgår af brevet.

Abstract

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Document

La Salute
=
Bassorilievo dell’insigne Comm.re Thorwaldsen
scolpito negli ozj tristi del cholera
in Roma l’anno 1837
-

Ode
Del Cav.re Angelo Maria Ricci
=

1..

Poi che d’Asia il morbo infame

Sparso il perfido veleno,
E d’Europa il bel sereno
L’aure d’onde contristò;

Alla madre allor ne porse

Dolentissime querele,
Ed il dittamo, ed il mele,
D’Ida, e d’Ibla le cercò.

2..

Quella, o figlio, rispondea

Che vuoi tu’, che dar poss’io,
Se languì nel regno mio
Ogni farmaco, ogni fior.

Lagrimando allor cruccioso

Volse ad Ebe Amor le penne
E di nettare ne ottenne
Sol due stille in conca d’or.

3..

3..

A trovar poi venne Igea,

Che ravvolta in largo manto,
Se celava un vivo pianto.
Non mentìa nel suo pallor;

E chinando il vago volto

Riscaldar parea col fiato
L’Angui caro, abbandonato
In un morbido languor.

4..

A lui porse Amor quel nappo

In cui bevve un dì la Madre,
In che bee l’Egioco padre
La purpurea eternità:

A quel sorso il placid’Idro

Nelle molli aurate spire
Ritornar sentì l’ardire
Di sua verde annosa età.

5..

Tal novella a Fidia Amore

Confidò del Tebro in riva
Ed in candida e votiva
Pietra Fidia la scolpì;

Su quel marmo Amor contento

Suggellò d’Europa i voti,
E al Danese Buonarruoti
Raddoppiò del To[rwald]sen i dì.

6.

6.

Quindi a lui dicea, mel credi,

Non potea fallir Natura
Nell’organica struttura
In cui pose un sì bel cor!

Teco or io verrò laddove

Sotto il Polo apristi i rai,
Nel ritorno a fianco avrai
Cinta Igea de’ nuovi fior.

Archival Reference

m32, nr. 67

Last updated 22.10.2018