Montenero il 18 Decembre 1809
Domando perdono al nostro buon Amico Thorwaldsen se lo disturbo di bel nuovo con una mia lettera; ma non avendo mai recivuto, che da Ernesto subito che fu arrivato a Roma, la notizia, che vi aveva rimessa la mia lettera, nella quale vi comunicai il mio progetto per il 14 Gennajo. Ernesto mi scrisse che voi approvasti il mio pensiero e che mi rispondereste quanto primo. Non avendo dunque ricevuto questa risposta, sono in pena; temo che forse la lettera si sarà smarita. E siccome tutta la mia rapresentanza Teatrale in Musica ha per Scopo la Sorpresa di mostrare il Busto del mio buon Marito, nel ultima Scena; sarebbe per me una vera disgrazia, e una mortificazione la più sensibile, se quel caro Busto non arrivasse in tempo, poichè tutti i miei preparativi sarebbero inutili.
Sono persuasa che il mio Amico Thorwaldsen lungi di portare un cosi dispiacente ostacolo, ai voti del mio cuore; coopererà al contrario con la sincera e tenera Amicizia che nutre pel mio buon Ermano, alle riuscita della piccola festa ch’io gli preparo. E che mi spedirà nel modo il più sicuro e il più pronto il Busto in Gesso, al indirizzo che vi scrissi nella mia lettera, e che ripeto quà:
“Al Sig[no]r Guerci Ministro della posta Imperiale di Pisa, per essere consegnato, alla Baronessa Elisa di Schubart”.
Se non fossimo in quella cativa stagione, la quale lo è più del solito quest’Anno, m’era girato in testa di proporvi di venire al celebrare con noi una festa cossi, cara a tutti quelli che hanno la felicità di connoscere il mio caro e buono Ermano. Protettore di tutti gli Arti e Artisti; Consolatore benefico degli Infelici, Onore dell’Umanità. Ma oltre la funesta Stagione, le Vostre occupazioni numerosi vi legano in Roma. Non è vero ? ? ....
I miei amichevoli Saluti al nostro buon Hoyer.
Due righe, per mettre il mio spirito in riposo mi saranno grate; le aspetto con la più vivo impazienza.
Vostra Sincera Amica.
J: E: de Schubart.