Montenero li 6 Novembre 1809.
Il buono Thorwaldsen ci aveva promesso di divider con noi la trascorsa villeggiatura di Montenero, ce ne aveva lusingati per lungo tempo. – A poco a poco abbiam dovuto renunzziare a questa speranza, e ciò ci ha messi di male umore – Se tale disposizione sentissi ancora, l’occasione di sfogarmi, e di gridare sarebbe opportuna partendo Ernesto per Roma. Ma il male umore è passato, ed io ritorno in perfetta pace augurando e a me e agli altri d’esser più felici l’Anno venturo. Per coltivare intanto la buona armonia voglio che il buono Amico Thorwaldsen concorre al giorno natalizio di mio Marito, e per far ciò ho bisogno che mi spedisca il di lui Busto in Gesso, su cui ho il progetto di fondare la festa del 14 Gennajo – Associando la verace stima che ho per l’Artista, all’affetto che nutro per il mio eccellente Marito in un giorno consacrato tutto al sentimento procurerò a me Stessa un duplicato piacere, e farò cosa grata al mio buon Ermano rinovandoli alla memoria una persona che egli ama, ed apprezza altamente.
Lascio a lei la cura di prender le opportune misura onde mi giunga il Busto in Gesso in buono Stato dirigendolo “Al Sig[no]r Guerci, Ministro della posta Imperiale di Pisa per essere consegnato alla Baronessa Elisa de Schubart”.
Mille, e mille ringraziamenti per il bel disegno sspeditomi per il giorno mio Natalizio; Io sono stata sensibilissima alla amichevole di lei attenzione, che ha procurato di mitigare la perdita che noi tutti abbiam fatta nel non possederla tra noi – Il buon Hoyer gli avra parlato, come abbiamo passato il tempo deliziosamente, e quante volte il di lei nome ha fatto parte dei nostri discorsi: Io saluto amichevolmente quel eccellente Giovane, del quale apprezzo l’ottimo carattere al pari del suo talento. Il quadro che mi fece per il 10 Settembre, è cosi graziosa che ne provo sempre un nuovo piacere ogni volta che lo riguardo.
Ho ricevuto giorni fa un lettera del mio caro Fratello Nicolas, di cui ero Stata in pena durante tutto l’Estate. Miraculosamente, ben che s’è trovato a tutti questi battaglie sanguinosi n’è uscito senza ne meno essere ferito. Il suo Regimento a perso 2,700 Uomini. Dopo tanto inquiettudini non può credere, quanto questa lettera m’à resa felice, mi Sento l’anima in uno stato di calma, che m’aveva abandonata da piu Mesi.
Ernesto gli portera i disegni che lei ha chiesto per esseguirne l’incisione con tutti gli altri bei lavori da lei eseguiti. Quest’opera Serà interessantissima, per tutti, e principalmente per la Sua patria.
Addio mio buon Amico Thorwaldsen
la Sua Amica sincera Elisa.