Rispettabilissimo Pne ed Amico
Nel cader di quest’anno tanto sventurato per me, non trovo miglior conforto che di augurare à miei buoni Amici l’anno imminente ricolmo d’ogni prosperità con molti altri in appresso sempre affluenti di salute, e di gioja, poichè nulla si può accrescere alla gloria vostra, ed al vostro merito.
Un Maestro di Cappella mio Amico ha ornata di note Musicali l’Ode XV Amori, ed il piccolo Bacco, profitando anch’esso della Luce dell’Opera vostra. Per questo riflesso le dilici Note sono parse belle anche a me, e siccome le Arti Sorelle si sorridono a vicenda, ed io credo che Voi per gentilezza d’animo, e per gusto di nazione, siate molto inclinato alla Musica; per tal motivo mi prendo la Libertà di mandarvi le Note stesse, alle quali vi prego d’inchinare un momento l’orecchio, e figurare in esse il suono del vro scalpello divino.
Pieno intanto d’altissima riconoscenza ed ammirazione, mi rassegno per sempre
Di Voi rispettabilismo Sigr. Cavre
Rieti Li 13. Dice. 1828.
Devmo Servre Vero Obbmo ed Amco. Affmo
Angelo Maria Ricci