25.5.1813

Afsender

Ferdinando Mori

Afsendersted

Napoli

Afsenderinfo

Brevet har været forseglet.

Modtager

Bertel Thorvaldsen

Modtagersted

Rom

Modtagerinfo

Udskrift: Al Chiarissmo Signore / Il Sige Cav. Alberto Thorwaldsen / Roma

Dateringsbegrundelse

Dateringen fremgår af brevet.

Resumé

Kommentarerne til dette brev er under udarbejdelse.

Dokument

Stimo Sig.e Alberto

Non avendo altra occasione da potergli rimettere una prova di uno de rami che già incisi del suo Fregio la spedisco in una lettera per la posta, pregandola, nel dirmi il suo sentimento, avvisarmi, se nel bassorilievo ci ha fatto qualche cambiamento. Avendomi detto Camilli ch’Ella era di sentimento che incidessi, in vece del Carro d’Alessandro che aveva incominciato, qualcuno delli disegni della cavalleria, e delli Generali mi sono posto ad incidere quello delli Generali di tre figure a cavallo; cioè un giovane sbarbato avanti e due barbati più aggruppati in dietro che presto l’avro terminato, se nulla n’è di aggiunto nel bassorelievo. Affinche l’incisione di questo fregio non sia più ritardata anche che sia necessitato a trattenermi ancora un poco in Napoli, senza trasferire questo al mio ritorno in Roma come avrei bramato per veder prima li originali avante di eseguire l’incisione, facendo fare per ora soltanto li assiemi; gli rimetterò nelle lettere di Casa nia, se non avrò altra occasione, i lucidi delli altri quattro disegni non ancora incisi, cosi Ella potrà vedere tutto il Fregio assieme per disporre la divisione delle Tavole, che bramerei fosse diviso in No 18 rami, e che nessuno fasse più lungo del sesto di mezzo foglio, se ciò è possibile, rimettendomi poi al suo giudizio, che divisi, e nummerati tali disegni, facendo rifare al Camilli quelli che portai meco a Napoli, e che sono differenti dall’Originale, avrà la compiacenza di consegnarli al medo Camilli, o in mia Casa che li rimetteranno a mio cognato in caricato di sperdirmeli subito per seguirne l’incisione. Prima d’ogni altro, se non tutti in una volta mi saranno spediti, vorrei il carro d’Alessandro rifatto da Camilli. Son persuaso, e per il merito di Camilli, e per aver lei fatti terminare in vece di mettere soltanto assieme i contorni di questa sua degnissima Opera che tali disegni degni della sua approvazione possino essere senza scrupolo fedelmente incisi. Penso, anzi ho ordinato a Camilli d’inciderne uno di poche figure pregandola di consigliarlo, che se riescisse, come spero, un tale ajuto terminerei più presto. Sento dal medesimo Camilli ch’Ella mi ha favorito di somministrargli ventiquattro scudi per i disegni che per mio ordine, e conto egli ha fatto del del suo fregio, ed io nel ringraziarla dandoglene in tanto credito gli ne rimetterò al più presto il medesimo ammontante, e di quello di quattordici copie vendute Se Ella avesse avuta la compiacenza di affidarmene, e spedirmente dell’altre copie, come gli richiesi, non avrei trascurato di proseguire le premure per l’istanza fatta al Governo per collocarne un numero di copie, ed altre ne avrei forse smaltite a particolari, non potendola più offrine a nessuno non avendone che una copia, e facendomi vergogna non averne più, e non poterne avere. Desidererei sapere quante ne sono vendute in Roma dopo la mia partema, e quanto denaro ha Lei ritirato in tutto in sconto del suo avere di quanto resto debitore con lei.

I cinque disegni del suo fregio che portai meco in Napoli avendoli mostrati al Sig. Baron di Schubart nello andarlo ad ossquiare, egli, e la di lui Sigra Consorte applaudendoli mi onorarono coll’obbligarmi a cedergleli per spedirli in Danimarca con una persona che partiva l’indimane che gleli cedetti. I Sig. Riepenhausen con i quali due giorni prima del loro ritorno in Roma da Napoli per accidentalità mi trovai nello studio di Calliano, mi dissero da sua parte ch’Ella li aveva incaricati di dirmi che mi fossi risoluto se volevo incidere il suo fregio, perche in caso contrario, che avessi ritardato, l’avrebbe fatto qualcun altro, o li avrebbe fatto incidere lei per conto suo. Questa proposizione che da essi, dal Sig. Baron di Schubart, e più volte da Camilli mi è stata ripetuta mi è sempre rincresciuta non solo per il suo peso, ma per essermi stata fatta da altre persone caratterizzandomi per un negligente, senza avermi Ella medesima fatta mai tal premura ne mai onorato di risposta ad altra mia lettra che per questo affare attendevo. Mi lusingo che non avrà la stessa sorte la presente, e che verrà favorirmi de suoi riscontri Persuasa Ella che essendo io l’Editore di quest’Opera incisa delle sue Sculture, impegnato con il pubblico per la constinuazione, e non avendo ad alcuno ceduto tal diritto, spronato dal desiderio di sodisfare la sua volontà farò ogni sforzo per accellerare l’ultimazione di questo Fregio nella speranza che ciò possa procurarmi il vantaggio che ciò sia gradito da lei per una nuova testimonianza della alta stima che ho sempre avuta per la degnissima persona sua, e per il suo gran merito.

Ho l’onore di essere

Di V.S.

Napoli 25 Maggio 1813

Obbmo Servo, ed Affmo Amico

Ferdinando Mori

Generel kommentar

På brevets bagside/udskriftsside er der flere blyantsskitser, antagelig alle af Thorvaldsen, bl.a. en bygningsgrundplan og det, der ligner et kort – muligvis en skitsering af kysten ud fra Athen med angivelse af stednavnene: “Phaleros”, ”[Xxxxxckea]”, Piræos”.

Arkivplacering

m3 1813, nr. 13

Sidst opdateret 10.05.2011