12.3.1834

Afsender

Desiderio Cesari

Afsendersted

Milano

Afsenderinfo

Rester af rødt segl.
Poststempler: MILANO MARZ[O] 12 og ROMA 17 MARZO 1834

Modtager

Bertel Thorvaldsen

Modtagersted

Rom

Modtagerinfo

Udskrift: All’ Egregio Signore / Il sigr. Commendatore Alberto Thorwaldsen / Roma

Dateringsbegrundelse

Dateringen fremgår af brevet.

Resumé

Kommentarerne til dette brev er under udarbejdelse.

Dokument

Pregiatissimo Signore

In seguito al malaugurato onore che ebbi di impiegare per Vra. Sa. la troppo scarsa mia capacità nell’ arte del Cesello non posso dispensarmi dall’ importunarla ancora con questa Lettera a deffinitivo scioglimento della pendenza, non meno per me umiliante che a lei molesta.
Ella avrebbe potuto evitare il disturbo delle precorse lettere, se nella pregiatissima sua del 23. Novembre scorso anno con cui mi accusò la ricevuta del Medaglione, invece degli elogi ivi prodigati in manifestazione della soddisfazione del medesimo, ne avesse rilevati i madornali diffetti, da ultimo indicatimi a di lei nome con lettera del Sigr. Conterio, poichè in tal caso l’avrei sino d’allora pregata a rimettermi il Medaglione, non ostante il di lei comando di denunciarle l’importo, e l’estremo mio bisogno di conseguirlo.
Per verità io non credeva tanto diffettoso il mio lavoro come da Va. Sa. fu giudicato, e la meno svantaggiosa mia opinione procedette dall’illusione fattami da alcuni Professori di quest’ Accademia, e da tanti altre artisti si pittori che scultori e tante altre persone che conoscono Va. Sa. e che vi ravvisarono la perfetta di Lei somiglianza, e lodarono la condotta del travaglio in tutte le sue parti.
Concorsero parimenti ad illudermi l’approvazione generale riportata in occasione che il Medaglione fece la sua comparsa nelle I. R. Sala della pubblica Esposizione frà le altre produzione delle belle arti, non che gli encomj compartitimi in diversi Opusculi, e giornali stampati nella stessa circostanza.
Non posso passar sotto silenzio, Sigr. Commendatore, che anche la rispettabile di lei Figlia contribuì ad illudermi, giacchè quando vide il ritratto modellato in creta a cui è perfettamente uguale quello sbalzato a Cesello, disse che era il più somigliante che a Lei fosse stato fatto. Lei pure ebbe la compiacenza di confermarmi la sua approvazione alla presenza di diversi Professori e Artisti.
Finalmente Ella mi ha tolto la benda dagli occhi, coll’ appalesarmi che il ritratto non presenta alcuna di Lei somiglianza, che è scorretto nel disegno, mal condotto nel travaglio a segno che la chioma sembra impegolata, e che tranne il merito della doratura, e del freggiato contorno più addatto però ad un piatto da tavola, il mio lavoro è di nessun valore, e per lei di noja l’averlo sott’occhio.
A riparo pertanto dell’ ardimento avuto di cimentarmi ad un impegno tanto eccedente le mie forze, e ciò che più interessa per tenere sollevata Va. Sa. dell’ eccessivo importo d’esso sgraziato Medaglione, umilmente la supplico a rimandarmelo senza induggio col mezzo della diligenza, avendo io determinato

Di fare quel metallo tritto e pesto
Sicchè con doglia dir mai più non possa
Lavoro sciagurato ti detesto.

Sigr. Commendatore, Ella vorrà compatire a questo sfogo di sdegno sopra l’opra delle mie mani, mentre conservando per lei l’inalterabile profonda stima e rispetto mi dichiaro

Milano il 12. Marzo 1834. Umilisso. ed Ubbidiente Servo
Desiderio Cesari
Cesellatore

Generel kommentar

Brevet er antagelig skrevet af en professionel skriver, da Cesaris underskrift tydeligt er af en anden hånd og med andet blæk.

Arkivplacering

m19 1834, nr. 16

Sidst opdateret 10.05.2011