20.1.1828

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Accademia di Belle Arti di Ravenna

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Ravenna

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Bertel Thorvaldsen

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Rom

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Dateringsbegrundelse

Dateringen fremgår af brevet.

Resumé

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Signor Cave. Veneratmo

Tanto mi avviene caro ogni pregio, che a questa Accademia di Belle Arti nel felice Suo nascimento si aggiunge, che io voglio, che la S.V.Illuma si abbia i miei più vivi ringraziamenti, pel bel dono, col quale le è piaciuto di decorarla. Veramente se Esso non fosse di quella eccellenza, e quella cortesia, che è, niuna cosa sarebbe stata valevole a procacciare all’Accademia decoro uguale a quello, che ha ricevuto nel dono venutole da Lei. Rari in vero se di gran bellezza sono i gessi delle due greche teste dei quali ne ha fatto presente; ma chi seppe al mondo immaginare un Mercurio come il suo ? Il punto che Ella ha scelto era l’ottimo per dargli atto, e pensiero, e di tante che figurarono il Mercurio, niuno la aveva saputo trovare prima di Lei; il guardare l’attenzione del suo Mercurio è a cosa posto in terra non discosto da lui; il lasciare che Egli fa il suono, scostandosi pianamente colla sinistra la sampogna dalla bocca, il tacito modo con che comincia a trarre colla destra il brando dal fodero, la positura della gamba e piede sinistro, quella della coscia, e gamba destra significano chiaramente che quello a cui intenda, è persona, che col suono della sua sampogna ha tratta nel sonno, che vuole tosto di vita, che aspetto un momento ancora, onde il sonno l’occupi di più, e gli da il colpo. E Mercurio nel punto d’ucccidere Argo; gli li legge negli atti, gli li legge nel volto, perciocchè Ella ha saputo far vedere in lui quello che pensa, non meno chiaramente di quello che fa. Somme lodi ha pure il suo Mercurio per la bellezza delle forme, ma queste lodi che per altri bastano alla celebrità, io le credo piuttosto da trapassare con un grande com’Ella è, che sa toccare il supremo della invenzione. Certamente il suo Mercurio sarà un vanto della nostra età; e tutti coloro che in questa Accademia vedendo il gesso del suo Mercurio vi leggeranno sotto che è dono mandato da Lei, diranno che l’accademia, è molto avventurata, e felice.
Io adunque le rendo le grazie che per me si possono maggiori, e come sarò sempre ammiratore dell’altissimo suo merito, cosi non cesserò di essere lodatore di quella sua cortesia, e gentilezza, per cui io sensi della più distinta stima ho l’onore di ripetermi
Ravenna 20. Gennajo 1828.

Devotmo Obmo Servitore
Lavinio de Medici Spada Vice-Legato

Arkivplacering

m13 1828, nr. 12

Sidst opdateret 10.05.2011