17.5.1827

Sender

Pietro Antonio Bienaimé

Sender’s Location

Carrara

Information on sender

Brevet har været forseglet med en signet formentlig med Bienaimés initialer; i hvert fald er en slynget “B” synligt.
Poststemplet: CARRARA samt 21 MA[GGIO].

Recipient

Bertel Thorvaldsen

Recipient’s Location

Rom

Information on recipient

Udskrift: All Egregio Scultore il Sig:re / Cavaliere Arberto Torwaldson / Piazza Barberini / Roma

Dating based on

Dateringen fremgår af brevet.

Abstract

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Document

Ilus:mo Sig:re Cavaliere

La riconosenza è il dovere mi porta a darli relazione dell’arrivo felice del Salvatore, e colocato in opera senza nessuno incidente questo gran capo d’opera, porta l’amirazione, e l’incantesimo di tutta Carrara, L’onore che Lei mi à fatto nel affidarmi questo gran capo d’opera, mi empia il quore di venerazione, e di spirito, per avanzarlo nella puntualita, e nella selta della bellezza del marmo, mio Fratello, mi à assicurato che il venire a bene questa sublime opera parto dei di lei inati gran talenti mi porterà la fortuna, che Lei mi affiderà anche li Apostoli, questo veramente mi confonde di gloria nel portare e termine il gran Salvatore; e li giuro che io ci metterò tutte le mie ocupazioni, è impegno e atività.

Il marmo del Papa, e i bassi rilievi sono inpronto per farne la spedizione riguardo alla bellezza del marmo, mi lusingo che ne sarà pienamente contento, il ritardo della spedizione non è mia colpa, ma una forte epidemia nei bovi, che sono tutti malati ma adesso incominciano a guarire, e se non sucederà più sinistri ne faro l’invio subito che il mare lo permetterà. –

Rapporto al ultimo marmo, che l’ho proveduto in Cambio di quello che à ceduto, non è possibile che io lo possa cedere a minore di Paoli 9.½. atteso della sua misura assai più dell’altro bloco ceduto all’istesso prezzo del N:o 83. che mi è riusito averlo a questo prezzo conpreso le spese di trasporto, e p tanto glièlo mando.

Mio fratello non li vole entrare in testa, e non conose che rinproverarmi, e mortificarmi, e questo marmo me lo faceva comparire come un bardiglio ed io non lo mai conosiuto p tale marmo, mà in fine sono contento di averlo contentato con averli proveduto un bloco più grande, e più bello all’istesso prezzo, mà di ciò mio fratello non si contento, e vorrebbe anche di più, mà mio Caro Sig.re Cavaliere non è possibile è mio fratello non lo vole intendere, come pure mi dice che, tutti i prezzi del freggio sono con dei pelli, io non sò comprendere, è sarà una caricatura di mio fratello nello esprimersi, come è possibile quando io li ho visitati tutti, è di più quando li diedi ordine di segarli alla misura in allora si sarebbe saputo qualche cosa ma se Lei Sig.e Cavaliere è vero che riporta del gran danno per mia poca esperienza lei si rifarà nell’ultimo bloco, ceduto come soppra all istesso prezzo del N:o 83. a paoli 9.½. io mi prendo la Libertà di scrivere a Lei perche mio fratello pare che non abbia mai veduto marmi che in ogni lettere non fà che scrivermi disgrazie, e rinproveri, dunque prego Lei Sig.e Cavaliere con buona maniera a farli intendere la raggione, e di non essere tanto furioso nello scrivermi, io dei marmi lo assicuro p tutto, è quando lei li vedra lavorati, e ultimati Lei dira che lo servito da Galantuomo, e tutto al contrario delli ingiusti rinproveri di mio fratello, vedra che ras[se]mbrerano statuari, l’aria stessa li fà schiarire è l’averli mandato di questa qualita me là sugerito il fatto, che una statua posta nel mezzo della piazza non si riconose più per ordinario, ma tutti dicano essere statuario in principio di lavoro sembrava nero, dunque perciò stia pur tranquillo, e per il prezzo Lei poteva rivolgere in ogni parte che non avrebbe trovato a minor prezzo, e lo assicuro di certo è di ciò ne sono contento di avere il bene di servire il Principe delli artisti.

Mi perdoni Sig:re Cavaliere se lo tediato con questa mia lettera ma la sua clemenza e bontà mi da corraggio a dirli questi miei puri sentimenti e mi creda pure ad ogni prova sempre pronto ai di lei pregiatissimi comandi e salutarlo con profondo rispetto e dirmi

Carrara 17. Maggio 1827.

di Lei Sig.re Cavaliere

suo Umilis:mo ed Obb:mo Servitore
Pietro Bienaimé

Archival Reference

m12 1827, nr. 58

Last updated 10.05.2011