1853

Sender

Federico Odorici

Sender’s Location

Brescia

Recipient

Omnes

Dating based on

Dateringen følger udgivelsesåret for den bog, hvorfra citatet stammer, jf. Odorici, op. cit.

Abstract

In his guide to the town of Brescia, Odorici also describes the private collections in the town. Among these, Galleria Tosi and Galleria Fenaroli stand out. In the first were Ganimede with Jupiter’s Eagle, cf. A44, and the two reliefs of Day, cf. A902 and Night, cf. A901. In the second, the bas-relief by Thorvaldsen of Cupid and Ganimede, cf. A395.

Document

Galleria TosiI.
(Contr. s. PaceII, n. 586)
[...] Ivi presso è il Gabinetto che noi diremo di Eleonora, pel busto in marmo di quella celebre Estense, lavoro di Antonio CanovaIII . Evvi allato un GanimedeIV, bassorilievo del TourwaldsenV. [...] ALTRO GABINETTO. – Quadretti di RenicaVI, di BisiVII, di MigliaraVIII ecc. Due grandi tempere del CanellaIX. (Parigi). La notte e l’auroraX: di questi bassi rilievi il TourwaldsenXI è singolare il primo per non so quale omericaXII semplicità del concetto, per la leggerezza di quel volo aereo della notte, che direi quasi timido e guardingo, a non destare i due bamboli che le dormono in seno. [...]

Galleria FenaroliXIII.
(Contrada del PesceXIV, n. 2689.)
[...] Ma per venire alle principali scolture qui radunate, volgasi il guardo al Genio della cacciaXV di TeneraniXVI ; è un caro bamboletto in marmo di Carrara, modellato con tanta intelligenza e verità, che diresti scorrere in quel vezzoso corpicino la vita. Più compassato, più freddoXVII, più convenzionale è il vicino bassorilievo di TourvaltzenXVIII, rappresentante Amore e GanimedeXIX [...]

General Comment

Uddraget er afskrevet efter Odorici, op. cit. Kun de Thorvaldsen-relevante passager er medtaget.

Thiele

Ikke omtalt hos Thiele.

Other references

Subjects

Persons

Works

A44 Ganymedes med Jupiters ørn, 1817, inv.nr. A44
A395 Amor og Ganymedes kaster terninger, Tidligst juli 1831 - Senest september 1831, inv.nr. A395
A369 Natten, Tidligst juni 1815 - Senest august 1815, inv.nr. A369
A370 Dagen, Antagelig 1815, inv.nr. A370

Commentaries

  1. La galleria apparteneva al collezionista e conte italiano Paolo Tosio. Oltre alle opere di seguito elencate, non bisogna dimenticare che il Tosio possedeva anche il gruppo scultoreo di Amore con la lira, cfr. A786, eseguito dallo scultore italiano Democrito Gandolfi su modello di quello di Thorvaldsen. Cfr. Maurizio Mondini, ‘Amore con la lira. Cat. no. III.49’, in: Maurizio Mondini e Carlo Zani: Paolo Tosio: un collezionista bresciano dell’Ottocento, Brescia 1981, p. 84 e Federico Odorici: Guida di Brescia: Rapporto alle arti ed ai monumenti antichi e moderni, Brescia 1853, p. 154.

  2. Situata nell’allora Contrada di Santa Maria della Pace a Brescia – oggi Via Paolo Tosio – al civico 585, l’abitazione di Tosio venne poi legata alla città con la morte del conte ed è oggi sede dell’ Ateneo di Brescia.

  3. Si rimanda alla biografia dello scultore italiano Antonio Canova.

  4. In realtà non si tratta di un bassorilievo, bensì di una scultura a tutto tondo, rappresentante Ganimede con l’aquila, cfr. A44. L’opera fu commissionata a Thorvaldsen dal conte Tosio nel 1814, grazie al tramite dell’amico comune, il pittore italiano Luigi Basiletti, cfr. 16.3.1815.

  5. Notare come il cognome del celebre scultore danese venisse spesso storpiato, e talvolta trascritto in modo diverso anche dallo stesso autore nel giro di poche righe. Per altri esempi si rimanda a Alberto or Bertel?

  6. Giovanni Renica (1808–1884) fu un pittore italiano romantico.

  7. Potrebbe trattarsi di Giuseppe Bisi (1787–1869) che fu un pittore paesaggista italiano o di Michele Bisi (1788-1874) pittore italiano noto soprattutto come incisore. Sappiamo che nella collezione Tosio era presente un Paesaggio con fiume (Veduta del fiume Breggia presso Como) del primo e un acquerello del secondo, con un Sacerdote greco. Cfr. Maurizio Mondini, ‘Paesaggio con fiume (Veduta del fiume Breggia presso Como). Cat. no. III.13’ e ‘Sacerdote greco. Cat. no. III.14’, in: Maurizio Mondini e Carlo Zani: Paolo Tosio: un collezionista bresciano dell’Ottocento, Brescia 1981, p. 55.

  8. Giovanni Migliara (1785–1837) è stato un pittore e scenografo italiano.

  9. Il pittore italiano Carlo Canella (1800 – 1879) esegue per Tosio varie opere, fra cui le due vedute di Parigi, cfr. Maurizio Mondini, ‘Veduta di Parigi (Pont Neuf). Cat. no. III.16’ e ‘Veduta di Parigi (Pont des Arts). Cat. no. III.17’, in: Maurizio Mondini e Carlo Zani: Paolo Tosio: un collezionista bresciano dell’Ottocento, Brescia 1981, p. 56.

  10. I due bassorilievi marmorei rappresentanti Il Giorno, cfr. A902, e La Notte, cfr. A901, furono eseguiti a Roma dallo scultore italiano Gaetano Matteo Monti sotto la direzione di Thorvaldsen, cfr. 11.7.1821. In realtà originariamente i due medaglioni erano stati commissionati a Thorvaldsen dal conte italiano Giovanni Edoardo di Pecis. Furono venduti al Tosio dalla sorella del defunto, Maria De Pecis nel 1831, per approfondire la vicenda cfr. 18.3.1831.
    Il passaggio viene riportato testualmente in un’altro scritto di Odorici, La Galleria Tosi, ora Pinacoteca municipale di Brescia pubblicata solo un anno dopo, nel 1854.

  11. Notare come il cognome del celebre scultore danese venisse spesso storpiato, e talvolta trascritto in modo diverso anche dallo stesso autore nel giro di poche righe. Per altri esempi si rimanda a Alberto or Bertel?

  12. ll raffinato aggettivo rimanda alla personalità del poeta greco Omero e di conseguenza all’ambiente storico e letterario dell’Iliade e dell’Odissea.

  13. La galleria appartenne alla famiglia Fenaroli, una della famiglie più antiche della nobiltà bresciana, di cui ricordiamo, fra gli esponenti, il collezionista e conte italiano Ippolito Fenaroli. In realtà il nucleo base della galleria era composto dalla precedente collezione della famiglia Avogadro, che nel corso del XVIII secolo si unirà alla Fenaroli attraverso un matrimonio creando il ramo Avogadro Fenaroli.

  14. Anticamente corrispondente alla Contrada del Pesce, al civico 2689, a Brescia, oggi il Palazzo già Avogadro Fenaroli si trova in Via Marsala ed è proprietà della famiglia Bettoni Cazzago.

  15. La scultura rappresentante il Genio della Caccia infatti, oggi conservata al MAR (Museo d’Arte della Città di Ravenna), infatti era all’epoca parte delle collezioni d’arte del conte italiano Ippolito Fenaroli, cfr. 16.4.1882 e 30.7.1838. Per ulteriori informazioni sull’opera si rimanda alla relativa scheda, in Giacomo Lechi, Adriana Conconi Fedrigolli, Piero Lechi: La grande collezione. Le Gallerie Avogadro, Fenaroli-Avogadro, Maffei-Erizzo: storia e catalogo, Brescia 2010, p. 193.

  16. Pietro Tenerani fu uno scultore italiano allievo di Thorvaldsen.

  17. L’autore del brano, Federico Odorici, si sofferma sul confronto fra la scultura di Tenerani e il bassorilievo di Thorvaldsen, che viene definito freddo rispetto alla scultura dell’allievo, che pare viva dalla naturalezza che la contraddistingue.

  18. Cfr. “Tourwaldsen” poche righe sopra.

  19. L’ubicazione del bassorilievo marmoreo rappresentante Cupido e Ganimede, cfr. A395, purtroppo oggi è sconosciuta. Il bassorilievo venne commissionato da Ippolito Fenaroli a Thorvaldsen per la sua collezione di Brescia grazie alla mediazione dell’amico comune, il pittore Luigi Basiletti, cfr. 21.2.1832. L’opera poi fu venduta all’asta del 1882, cfr. 16.4.1882 e 22.4.1882.

Last updated 29.01.2021