Le 50 ragazze del Signor Alberto.
Sonetto.
Frà 50: creature a mè dilette
Il Cuor donai a tutte insieme un giorno
Amai le belle con il crine adorno
L’amai giovani, e L’amo ancor provette
Amo le brutte, Ciarliere, e Civette
Amo le adulatrici, e chì d’intorno
Ama i Zerbini, ed amo chi d’intorno
Non vol che mè, insomma poverette
E ricche, e Cittadine, e vili ò esperto
E nobili, e plebee orgogliosette
E chì m’à palesato il Cuore aperto
E chi li fatti suoi m’à ognor coperto
E le modeste giovani, e scorrette
Chi son io lo sapete io son Alberto