Veneratis[sm]o Sigr Commendatore
Nell’atto di inviare un mio, secondo, distinto Alunno di Scultura al suo perfezionamento di fronte a Classici in Roma, sento l’estremo bisogno di raccomandarle caldissimamente alla eccellenza della S.V. prima fra i primi che trattano lo scarpello.
Se non ignoro che, per la scarsezza dal mio ingegno, non dovrei osare di inalzarle una tanta preghiera, so pur anco che a tanto mi vi può spingere la gentilezza massima del di Lei cuore; gentilezza già prodigata anco in verso l’altro mio Allievo Innocenzio Fracarolli. Quegli che si fa latore di questa mia è la persona per cui prego. Egli è Antonio Marsure, Giovine di profondo sentire e di anima ellevata benchè rinchiusa in un corpo tranquillo ed apparentemente gelato. I di lui costumi sono angelici per forza di cuore; cuore capace della più intensa amicizia coi suoi pari, e della più profonda venerazione e gratitudine coi Dotti generosi. Eccole impertanto consacrato a Lei da chi, domandandole perdono per cotanta arditezza, la assicura della più alta ammirazione e rispetto verso la di Lei persona, e da chi desidera ardentemente potersi chiamare
Di Lei Chiarismo. Sigr. Comendatore
Divobilmo. Obbligmo. Servitore
Venezia li 24 Maggio 1831
Luigi Zandomeneghi
Profre. di Scultura nell’ S.R.
Accademia di Belle Arti.